Porcari (LUCCA) –
MONTECARLO. Si sblocca l’iter burocratico per l’ampliamento del centro socio sanitario del Turchetto. Entro giugno partirà la gara per l’affidamento dei lavori. L’intervento però inizierà in autunno, probabilmente tra ottobre e novembre. Pertanto i servizi sanitari fino al momento dell’apertura del cantiere continueranno a essere normalmente erogati dal distretto che abbraccia un vasto bacino di utenza comprendendo i territori dei comuni di Montecarlo (dove è situata la struttura), Porcari e Altopascio, ma anche utenti di Capannori e Lucca usufruiscono di questo presidio per esami, visite e prestazioni sanitarie. «Abbiamo completato gli ultimi passaggi burocratici – spiega Luigi Rossi, responsabile Asl per la zona distretto della Piana – e siamo pronti per il bando di gara e l’affidamento dei lavori, indicativamente entro la metà di giugno. I tempi di inizio lavori non siamo in grado di definirli, ma sicuramente entro fine danno».
Uno slittamento, quindi, rispetto all’ipotesi che i lavori potessero già iniziare prima dell’estate. Durante l’intervento il presidio resterà chiuso sei mesi e l’Asl garantirà i servizi di prelievo e prenotazione degli esami al Cup attraverso accordi di collaborazione con associazioni del territorio. Una volta concluso l’intervento la struttura sarà migliorata con nuovi spazi e nuove funzioni tra cui anche la medicina generale che affiancherà le già presenti attività specialistiche, i prelievi e il Cup. Quattro stanze in più saranno destinate ai medici di famiglia.
Nel periodo di chiusura ci sarà una fase di transizione, ma la Asl ha previsto un piano organizzativo per dare risposte locali per i servizi di prossimità come prelievi, prenotazioni, sportelli amministrativi e servizi domiciliari e per la parte specialistica. In sostanza le prestazioni e gli ambulatori resteranno invariati, saranno solo trasferiti in altre strutture sanitarie come Marlia e Capannori. Al presidio del Turchetto sono già presenti otto attività specialistiche più riabilitazione, psichiatria e un consultorio, oltre all’attività dei prelievi. «Il rinnovato centro sociosanitario – aggiunge Rossi – oltre a limitare la spostamento verso aziende sanitarie limitrofe consentirà una presa in carico dei soggetti non autosufficienti e permetterà di integrare l’offerta in base ai reali bisogni della popolazione». Tutto questo è la premessa per la trasformazione del distretto del Turchetto
in una Casa della Salute come quella già presente a Marlia. In previsione anche un ammodernamento degli spazi del polo sociosanitario multifunzionale di Marlia, dove si possono trovare servizi, assistenza e ambulatori. In fase di conclusione il centro diurno per i disabili a Lunata.
Fonte: Il Tirreno