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PORCARI Interruzioni elettriche e strade chiuse a causa del maltempo – Cronaca

Porcari (LUCCA) –

LUCCA

Il peggio, stando alle previsioni per i prossimi giorni, dovrebbe essere passato, ma l’ondata di maltempo ha lasciato una serie di strascichi sul nostro territorio.

Ieri le camionette dei pompieri hanno girato in molte zone della città per verificare le condizioni di edifici dove c’era il rischio di caduta di materiali dalle cui coperture, a causa del forte vento (tra questi anche palazzo Guinigi). Problemi anche nella Piana, soprattutto per il vento a Capannori e per la pioggia a Porcari. A soffrire particolarmente dell’ondata di maltempo è stata la viabilità, soprattutto a causa della caduta di alberi, e che ha costretto – nel fondovalle – alla chiusura temporanea della provinciale Lodovica e, per tempi più lunghi, della statale del Brennero. Molte anche le frazioni rimaste senza elettricità, con le squadre dell’Enel impegnate a ripristinare le linee danneggiate, anche qui, dalla caduta degli alberi, partendo daa quelle a media tensione per passare poi a quelle a bassa tensione: a essere interessate dalle interruzioni di elettricità alcune frazioni collinari di Lucca, oltre a diverse località di Barga, San Romano e, in modo più consistente, di Sillano, Minucciano, Careggine, Coreglia e Villa Collemandina. Altri casi isolati si sono registrati in Valfreddana.

Mediavalle e Garfagnano sono stati i territori dove si sono registrati i maggiori disagi. Tra i casi segnalati quello della chiesa di Eglio, nel Comune di Molazzano, la cui area circostante è stata interdetta all’accesso dal sindaco Simonetti, a causa di un movimento franoso che ha interessato la zona. Si è anche registrata una caduta di tegole e massi sulla strada per Sassi e il Fondovalle.

Il peggio, come detto, dovrebbe

essere passato, ma le condizioni restano instabili, per questo dal Consorzio di Bonifica è in corso un’operazione di controllo, soprattutto per verificare le condizioni dello scorrimento delle acque, e rimuovere eventuale materiale accumulatosi in seguito all’ondata di maltempo.

Fonte: Il Tirreno