Press ESC to close

PORCARI Lavori idraulici a Porcari: bloccate le risorse per la ricostruzione del muro in Corte Andreotti

PORCARI – Tra i molti fronti sui quali è costantemente impegnata l’amministrazione Fornaciari c’è quello della sicurezza idraulica. È di questi giorni la notizia, molto attesa da diverse famiglie del Padule, dell’imminente ripristino del muro in corte Andreotti, sulla sponda del rio Fossanuova, crollato a seguito dell’alluvione del 2016. Da tempo l’assessore Franco Fanucchi sollecitava Consorzio di Bonifica e Genio Civile a sedersi intorno ad un tavolo insieme ai residenti, dal momento che il cantiere dovrà inevitabilmente occupare spazi privati. Finalmente, grazie alla sua preziosa mediazione e il contributo del consigliere Simone Giannini, rappresentante del Padule, la Regione ha sbloccato le risorse ed è stato trovato un accordo con i privati.

 

“La presenza in consiglio comunale dei due delegati per il Padule (il sottoscritto) e Rughi (Pietro Ramacciotti) – fa notare lo stesso Giannini – garantisce che il livello di attenzione per queste zone rimanga sempre alto. La messa in sicurezza dell’argine danneggiato del rio Fossanuova, in prossimità di Corte Andreotti, era un intervento atteso da qualche mese dagli abitanti della Corte e, grazie anche alle sinergie messe in campo con Consorzio di Bonifica e Genio Civile, siamo riusciti a renderlo esecutivo. Il Padule deve sentirsi parte integrante del paese – conclude il consigliere – e posso anticipare che altri progetti, studiati per innalzare la qualità dei servizi della zona, a breve saranno illustrati e messi in opera”.

 

Passi avanti anche sul fronte del ripristino dell’argine crollato sul Rio Leccio. “La Regione ha stanziato 60 mila euro per il progetto esecutivo – fa sapere l’assessore Fanucchi – e pochi giorni fa c’è stata la prima riunione fra Genio Civile e Consorzio di Bonifica per chiarire tutti gli aspetti operativi di una situazione che noi per primi non possiamo più tollerare. I tecnici stanno cercando soluzioni condivise per rimuovere i geoblock e nello stesso tempo proteggere l’argine sino all’inizio dei lavori, che come sappiamo bene dipendono dallo sblocco di quei 2 milioni di euro che la Regione Toscana ha da tempo destinato a questa importante opera idraulica”.

Fonte: Lo Schermo