Si cercano operatori di produzione specializzati e alle prime armi da adibire alle dieci nuove linee in attivazione, ma anche laureati in ingegneria di processo
La multinazionale Essity investe sulla Lucchesia per creare il centro di eccellenza europeo del tovagliolo. Investe sullo stabilimento di Altopascio: 47 milioni di euro per sviluppare dieci nuove linee di produzione, su una superficie di 8.600 metri quadrati di superficie. L’operazione – che implementerà del 60% la produzione complessiva dei tovaglioli a marchio Tork – porta con sé anche un investimento in posti di lavoro: almeno 55 in tutto, come spiegano Massimo Minaudo, country manager Essity per l’Italia e Ivan Ferrini, direttore di Essity Italia da giugno 2019 (entrato nel gruppo nel 2016 come site manager dello stabilimento di Altopascio). «Il progetto per il centro europeo – sottolinea Ferrini – è stato approvato a febbraio 2018: la struttura è stata costruita in meno di un anno. La prima linea è entrata in attività a gennaio 2019, la seconda a giugno, la terza fra luglio e agosto. Da settembre, sarà avviata in media una linea al mese. Entro la fine del 2020 tutto il centro sarà a regime. Ad oggi, circa metà del totale assunzioni è coperto».
Oltre venti posti rimangono allo stato attuale scoperti. «Si tratta di diversi tipi di profili. In primo luogo operatori, persone che contribuiscono alla creazione del prodotto: selezioniamo sia persone con limitata esperienza che con conoscenze specialistiche per quanto riguarda la stampa – aggiunge Ferrini -. Tra i profili richiesti anche laureati in ingegneria di processo. Abbiamo assunto anche grafici, che assistono i clienti nella creazione di loghi personalizzati» (i curricula possono essere inviati direttamente dal sito di Essity).
Il gruppo
Essity è una multinazionale svedese quotata in borsa a Stoccolma che opera in più paesi: in tutto ha 47.000 dipendenti, di cui 890 in Italia, dove gli stabilimenti di Altopascio (260 addetti ad oggi), Porcari (310) e Collodi (80) sono strategici per la produzione del tissue. Il fatturato complessivo nel 2018 è stato di 11,6 miliardi di euro (di cui i siti produttivi di Altopascio, Porcari e Collodi, con gli altri due italiani di legnano e Agrate Brianza, rappresentano una fetta di 506 milioni). Il tissue incide per il 38% sulla produzione totale, il prodotti per l’igiene il 24, la parte restante prodotti legati al benessere e medicali. Ad Altopascio si produce una gamma di circa 600 prodotti.
Le strategie
Grazie alle dieci nuove linee nello stabilimento di Altopascio, la produzione annuale di tovaglioli aumenterà , a pieno regime, di 20.000 tonnellate annue: sommate alla produzione attuale arriveranno a 50.000 tonnellate. «Il nostro obiettivo – spiega ancora il direttore Ferrini – è di rafforzare l’offerta di tovaglioli di alta qualità utilizzando la migliore tecnologica. Saranno prodotti qui tovaglioli bianchi e colorati, oltre alle nuove linee di tovaglioli stampati». Essity continuerà a investire in sicurezza (5 milioni nel centro europeo di Altopascio) e in sostenibilità , grazie anche «alla compressione dei pacchi: un packaging ridotto ha come effetto anche una diminuzione di camion per il trasporto», sottolinea il direttore di Essity Italia».
Istituzioni
«L’esempio di Essity – spiega l’assessore regionale alle attività produttive Stefano Ciuoffo – è emblematico di come i processi industriali trovino riscontro oggettivo in toscana e questo la fa diventare una terra sempre più attrattiva. Contiamo che il nostro sistema produttivo riesca ad affermarsi sempre più in operazioni di sostenibilità sociale, come le assunzioni sul territorio, come i versamenti a favore delle Ong (120.000 euro annuali per Essity, ndr), per i quali si può fare di più. Un gruppo del genere può contribuire con l’Art Bonus, investimento tra l’altro con carattere di circolarità ». Plauso per l’operazione di Essity anche dalla sindaca di Altopascio Sara D’Ambrosio («la sfida più grande è che le istituzioni trovino sempre maggiori opportunità alle aziende, snellendo i processi») e il sindaco di Porcari Leonardo Fornaciari («Essity ha investito nel posto giusto. Sono orgoglioso di avere vinto la competizione con altri Paesi»).Â
Fonte: Il Tirreno