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Baronti: “Basta con le misure di facciata sulle polveri sottili”

Una mobilità sostenibile e l’annullamento immediato del progetto di strade principali. Sono alcuni dei percorsi da intraprendere per combattere l’inquinamento da particolato fine, secondo Eugenio Baronti, membro del circolo di Lucca e della Piana di Sinistra Italiana.

“La Piana di Lucca, e in particolare Capannori – afferma Baronti -, detiene il triste record di inquinamento da particolato fine in Italia. Attualmente, siamo in piena emergenza, ben oltre i limiti legali. Secondo l’Agenzia Europea per l’Ambiente (Eea), nel 2021, in Italia, 48.800 persone sono morte a causa del particolato fine. Secondo i dati Arpat, a Capannori, si registrano livelli di inquinamento acuti e sono molto frequenti le violazioni dei limiti legali. Gli amministratori della Piana, obbligati a prendere delle misure, principalmente per proteggere sé stessi da possibili denunce per inadempienza, hanno emanato l’ordinanza usuale che vieta la circolazione di vecchie auto a benzina e diesel (euro 0, 1, 2 e 3) fino al 5 febbraio 2024. Questo tipo di misure, senza una corretta informazione e senza un controllo adeguato sulla loro osservanza ed efficacia, sono soluzioni di facciata”.

“Dovrebbe essere chiaro a tutti, e in primo luogo ai nostri amministratori, – continua Baronti – che il problema non è dovuto a circostanze straordinarie, il problema è strutturale e va affrontato evitando interventi scoordinati, improvvisati e completamente inutili. C’è un urgente bisogno di un piano d’azione coordinato tra tutti i comuni della Piana, per affrontare tutte le diverse fonti di inquinamento. Una delle azioni più urgenti è certamente quella di avviare un cambiamento culturale per modificare l’attuale modello di mobilità delle merci e delle persone, basato sull’uso privato e individuale dell’auto e sul trasporto merci su gomma, poiché è un modello totalmente insostenibile e non proponibile per il futuro. I paesi più avanzati del mondo e dell’Europa hanno avviato questo processo per ridurre il numero di veicoli in circolazione e rafforzare un moderno sistema di trasporto pubblico. Le nuove tecnologie e soprattutto, le nuove abitudini che stanno radicalmente cambiando la domanda di mobilità, resero possibile un trasporto pubblico intelligente ed efficiente che rappresenta uno dei pilastri fondamentali per il futuro delle nostre città e delle politiche ambientali. Così, l’annullamento definitivo del progetto di strade principali, che ci ha bloccato per oltre 30 anni facendoci accumulare un ritardo drammatico, è un obiettivo irrinunciabile di grande rilevanza strategica perché se non cancelliamo questo progetto obsoleto e fuori dal tempo, non costruiremo alcuna transizione verso un nuovo sistema di mobilità sostenibile”.

“Un altro argomento di importanza strategica è l’energia – aggiunge Baronti -. Niente è possibile senza energia e la disponibilità di energia è alla base di tutto, ogni attività umana, influisce sul nostro futuro, determina la qualità della nostra vita, incide sulle relazioni e sui conflitti internazionali. Iniziare a costruire un nuovo sistema energetico future servirà non solo a ridurre e superare la dipendenza dalle fonti fossili e ridurre le emissioni, ma anche a ridurre le bollette energetiche. A questo proposito, c’è il decreto Milleproroghe 162/2019 che promuove, finalmente anche in Italia, l’istituzione delle comunità energetiche rinnovabili (Rer) che possono beneficiare di un vantaggio tariffario per 20 anni gestito dal GSE (Gestore servizi energetici), con un corrispettivo unitario e un premio tariffario. Le amministrazioni della piana devono far conoscere, promuovere e sostenere la creazione di comunità energetiche rinnovabili unendo famiglie, cittadini, piccole aziende, artigiani, commercianti, attraverso un percorso democratico che parte dal basso ed organizza un metodo e una forma di produzione energetica collaborativa, incentrata su un sistema di scambio locale per favorire la gestione congiunta, lo sviluppo sostenibile e ridurre la dipendenza energetica dal sistema elettrico nazionale. Due questioni strategiche da inserire in un Piano d’azione coordinato della Piana: ridurre drasticamente le varie fonti di inquinamento, i processi di cementificazione, aumentare le aree verdi e alberate, migliorare l’efficienza energetica degli edifici pubblici e privati. La riqualificazione e l’efficientamento energetico dell’esistente patrimonio edilizio è un altro obiettivo di fondamentale importanza perché, l’edilizia nel suo insieme, assorbe oltre il 40% dell’energia prodotta e produce il 50% delle emissioni in atmosfera e il nostro sistema edilizio è tra i più inefficienti in Europa. Nel mondo che desideriamo, questo Piano d’azione coordinato della Piana di Lucca dovrebbe già essere operativo, invece, niente”.

2024-02-01 15:19:36