Il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Vittorio Fantozzi interviene in seguito alla pubblicazione di comunicati stampa da parte di docenti e non docenti di alcune scuole di Lucca che esprimono solidarietà con gli studenti delle proteste di Pisa e Firenze che hanno avuto interazioni con le forze dell’ordine.
“Assistiamo a una costante diffusione di comunicati dal personale delle scuole di Lucca, che sembrano duplicati sia nel contenuto che nella forma. Nonostante ognuno abbia totale libertà di esprimere le proprie idee, le parole di queste frasi danno i brividi – così commenta Vittorio Fantozzi -. Troviamo elementi dialettici che sembrano risorgere da un passato che la storia ha seppellito, sia per i danni ancora visibili oggi causati da tali discorsi, sia per il conseguente sgretolamento che non vogliamo più rivivere”.
“Inquietante è l’insistenza – secondo Fantozzi – di un punto di vista unidirezionale e manicheo della realtà, con i buoni da una parte e i cattivi dall’altra, che non rappresenta né l’evoluzione dei fatti né una percezione realistica della società o della politica italiana, e che suscita forti perplessità sull’educazione che la scuola può fornire a questi ragazzi, se tutti al loro interno ragionano in linea con il contenuto di questi testi.
“In questo scenario però – aggiunge Fantozzi – ciò che realmente ci deprime e ci addolora è l’osservazione che non si trova mai il tempo o lo spazio per riconoscere l’importanza, il ruolo, l’impegno delle forze dell’ordine. Mai, in nessun caso, viene riservata una parola per gli agenti che rischiano la vita per garantire la sicurezza a tutti. È come se questi documenti giustificassero gli insulti che sono stati ripresi e documentati in video che circolano. Questo è qualcosa che una scuola istruita, e insegnanti che interpretano con responsabilità il loro ruolo di educatori, non possono fare e non possono tollerare. La scuola deve guardare avanti e aspirare ad obiettivi sempre più alti, come ha detto il ministro Valditara, di valorizzare il merito e non riesumare slogan tipici di periodi oscuri della nostra storia recente”.
2024-03-05 17:38:00