Caserta e Lucca si incontrano e programmano insieme in onore delle donne dei Borbone. Il fine settimana scorso ha visto l’inizio di una serie di incontri, conferenze e proiezioni di film documentari dedicati al Codice delle leggi leuciane, a Maria Luisa di Borbone e a Maria Amalia di Sassonia che uniscono le due città della Reggia e delle Mura attraverso un legame tutto casertano: la studiosa Nadia Verdile, che da decenni si dedica a reinterpretare le figure femminili della storia e a riscrivere le loro biografie. Associazioni, fondazioni, case editrici ora lavorano insieme per promuovere queste iniziative.
«Abbiamo scoperto con Verdile la storia del Codice leuciano», spiega la presidente della Fidapa di Lucca, Silvia Giannini. Il codice, introdotto e adottato nel 1789 grazie alla Regina Maria Carolina e in vigore per dieci anni nella Real Colonia di San Leucio, stabiliva per la prima volta l’uguaglianza tra uomini e donne. «Per noi che lavoriamo per promuovere e valorizzare le donne, questa è stata una scoperta molto importante e continueremo a collaborare con Caserta poiché ci sono molte cose che uniscono le nostre città». Camelie, statuti, seta, tabacco e donne potenti sono solo alcuni dei temi che sono e saranno affrontati in questo gemellaggio culturale. «Il 2024 è un anno speciale, lo è per me e per i miei studi», spiega Verdile. Segna il 300° anniversario della nascita della regina Maria Amalia di Sassonia e il 200° anniversario della morte di Maria Luisa di Borbone, una nonna e una nipote, regina di Napoli e Spagna la prima, duchessa di Lucca la seconda.
Il primo libro dedicato alla duchessa di Lucca, infatti, è stato scritto da Nadia Verdile per l’editore Pacini Fazzi nel 2013, dando inizio a una nuova corrente di studi dedicati a una donna che ha reso Lucca moderna e bellissima, ma che è stata maltrattata dalla storia, vittima di un cognome per decenni diffamato. Poi c’è Maria Amalia, nonna della duchessa di Lucca, cui Verdile ha dedicato un libro, incredibilmente il primo su questa importantissima regina, che sarà pubblicato nelle prossime settimane, sempre per Pacini Fazzi. «Un mese per commemorare il bicentenario della morte di Maria Luisa di Borbone, duchessa di Lucca spiega il presidente della Fondazione Banca del Monte di Lucca, Andrea Palestini cui da sette anni dedichiamo studi, ricerche e attenzioni partendo dagli studi della scrittrice Verdile. Perciò abbiamo deciso di dare inizio a queste iniziative di questo mese ascoltando per prima la sua voce, le sue riflessioni». Il promotore del calendario di eventi è Pietro Paolo Angelini che ha ideato e coordina il progetto, insieme al Ministero dell’Istruzione e del Merito, alla Provincia di Lucca, in collaborazione con l'”Accademia Maria Luisa” di Viareggio, la Fondazione “Villa Bertelli” di Forte dei Marmi, il Museo italiano dell’immaginario folklorico, con il patrocinio dei Comuni di Viareggio e Lucca.
«Per parafrasare Cervantes, che parlava di Ariosto, Nadia Verdile è al di sopra della mia testa», dice Angelini. Il suo libro è stato l’inizio di tutto e il docufilm presentato al 35° Festival del cinema in Spagna, apprezzato dai sovrani che hanno voluto ringraziarci, è il risultato del romanzo storico che ha scritto e del suo testo teatrale». Ma i legami tra Lucca e Caserta sono solo all’inizio. Un nuovo progetto, ancora top secret, inizierà presto sotto l’egida dei Lions Club Caserta Vanvitelli e Lions Lucca Le Mura. Nel frattempo, stasera Nadia Verdile sarà ospite al Casale di Riardo dove parlerà del Codice delle leggi leuciane. L’evento è organizzato dall’associazione “Donne come noi”; l’introduzione sarà fatta dalla presidente Anna De Nuccio, dal sindaco Armando Fusco e da Annamaria Compagnone, delegata alle pari opportunità del Comune di Riardo. Bice de Pandis sarà la padrona di casa.
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Il Mattino
2024-03-06 09:55:41