Se si trattasse di pugilato, sarebbe una vittoria per ‘no contest’. Il candidato del centrodestra unito per le elezioni comunali di Capannori sarà Paolo Rontani, che ha già iniziato il suo percorso verso le amministrative con la sua lista civica Capannori Cambia.
Ieri sera (15 aprile) dopo l’ennesimo rinvio maturato la settimana scorsa, si è tenuto l’ultimo incontro cruciale dei partiti della coalizione, con le loro rappresentanze provinciali più importanti. Dal tavolo è emersa nuovamente una diversità di opinioni, a questo punto insuperabile. Nonostante le perplessità di Lega e Forza Italia, che erano anche disposti a convergere su un nome esterno a quello della ‘rosa’ presentata qualche mese fa, ovvero l’avvocatessa Elisabetta Triggiani di Fratelli d’Italia, dopo il ‘gran rifiuto’ di Matteo Petrini, lo stesso partito di Giorgia Meloni ha opposto un netto rifiuto. L’unica scelta rimasta, per il coordinatore provinciale Riccardo Giannoni e anche per il partito a livello regionale, che ora dovrà solo ratificare la scelta come per tutte le città con più di 15mila abitanti, è quella di convergere sul candidato civico. E così, per alcuni con evidente malgrado, sarà.
In questo modo Fratelli d’Italia ha in qualche modo affermato il suo essere il partito di maggioranza relativa della coalizione (secondo i sondaggi) e ha assunto anche la responsabilità delle decisioni. Gli altri partiti avrebbero preferito un candidato politico, prima Petrini, poi Triggiani se necessario, per poter massimizzare il consenso al primo turno e poi puntare tutto sul ballottaggio. Con la sfida diretta già nelle giornate dell’8 e del 9 giugno, quello che sembra delinearsi è invece un ballottaggio anticipato, con l’aggiunta della presenza di Nicoletta Gini di Capannori Popolare come outsider.
La scelta su Capannori, nel frattempo, non ha certamente contribuito a serenare la situazione anche negli altri comuni al voto per le amministrative. Al momento si prevede un andamento disordinato e con uno scontro interno fra le due correnti di Fratelli d’Italia che è evidente. L’incontro della scorsa settimana organizzato da Riccardo Zucconi con l’europarlamentare Procaccini, a cui hanno partecipato anche i candidati ‘civici’ Gaia Pinocci per Gallicano e Lucia Morelli per Barga ha lasciato un’eco di polemiche, compreso un battibecco ‘social’ fra le due consigliere lucchesi Mara Nicodemo e Laura Da Prato. La prima, più vicina alle posizioni del consigliere regionale Vittorio Fantozzi, espressione della maggioranza nel coordinamento provinciale, parla di ‘imbarazzo’ nel vedere tra i presenti “due candidati che
Nel frattempo si moltiplicano le incomprensioni, come quella rappresentata dalla candidatura di Indro Marchi, vicino alle posizioni dell’ex sindaco Francesco Poggi e consigliere uscente di Orgoglio Comune, a Borgo a Mozzano. Una candidatura che divide il fronte del centrodestra, dove il candidato ufficiale doveva essere Cipriano Paolinelli della Lega. E a Castelnuovo, dopo le divisioni a Barga, Gallicano e persino a Fabbriche di Vergemoli (dove il sindaco è Giannini, esponente della corrente vicina all’onorevole Zucconi), la corsa di Elena Picchetti, che ha ricevuto l’imprimatur del coordinamento provinciale e dell’onorevole Donzelli durante la sua recente visita in Valle del Serchio, non è ancora iniziata.
Tutte questioni che peseranno senza dubbio sul voto di giugno, in attesa anche di capire quali saranno gli scenari dopo le elezioni europee, appuntamento per il quale la campagna elettorale è ‘tutti contro tutti’.
2024-04-16 16:19:36