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Impianto di Pannolini a Salanetti, la Protesta Sale. Porcari si Affida ad uno Studio Legale: No al Ricorso Immediato

Ieri sera (29 aprile) a Porcari, un consiglio comunale acceso e molto partecipato ha messo in scena una discussione sull’opportunità di opporsi al progetto dell’impianto a Salanetti (situato nel comune di Capannori, ma al confine con quello di Porcari) che avrebbe il compito di riciclare i cosiddetti pad – pannolini, pannoloni, assorbenti – tramite un processo di lavaggio ad alte temperature proposto da RetiAmbiente.

Numerosi i cittadini presenti che hanno posto diverse domande all’amministrazione Fornaciari e ai tecnici presenti in Consiglio per cercare di fare chiarezza sul progetto e risolvere i molti dubbi. Gli intervenuti hanno sollevato con protesta numerosi quesiti e ribadito la loro contrarietà all’impianto. Molte le critiche da parte dei cittadini (soprattutto da parte di quelli che abitano proprio nella zona di Salanetti).

Durante una seduta aperta e straordinaria si è svolta un’ampia discussione, ma non si è riusciti a giungere ad una conclusione: la mozione della minoranza, che avrebbe impegnato l’amministrazione comunale a fare immediato ricorso al Tar contro il decreto regionale di non assoggettabilità a valutazione di impatto ambientale (Via) del progetto, è stata respinta. “Allo stato attuale, non è detto che il ricorso al Tar sia l’unica strada percorribile, né tanto meno la più efficace – ha sottolineato la maggioranza -. Per questo motivo abbiamo incaricato uno studio legale (esterno, lo stesso del caso dei pannelli fotovoltaici ndr) di studiare il caso dell’impianto per il trattamento dei pannolini per farci sapere qual è la strada migliore per ottenere le garanzie che abbiamo richiesto alla Regione. Stiamo attendendo una risposta. Non è esclusa nessuna azione. Ricordiamo che il progetto non è ancora stato autorizzato”.

Porcari, si tiene il consiglio straordinario sul nuovo impianto per i pannolini a Salanetti

Facciamo un passo indietro per capire meglio il progetto e l’iter. Il primo passaggio di screening ambientale della Regione Toscana ha escluso l’assoggettamento dell’infrastruttura alla valutazione di impatto ambientale a causa della quantità limitata di materiale trattato. La piattaforma per il riciclo dei prodotti assorbenti (pannolini, assorbenti igienici, pannoloni) sarà realizzata da RetiAmbiente in collaborazione con Ascit Spa, in base a un progetto condiviso con il comune di Capannori, in un edificio industriale nell’area di Salanetti. Un capannone esistente con una superficie di 6800 metri quadrati ospiterà anche un centro di selezione dei rifiuti tessili e sarà dotato di un impianto fotovoltaico che contribuirà ad alimentare l’esigenza energetica degli impianti. La Regione Toscana per questo impianto non ha ritenuto necessario richiedere la procedura di Via (valutazione di impatto ambientale).

La piattaforma sarà finanziata interamente con fondi Pnrr per un importo di 10 milioni di euro, senza alcun costo per il Comune, e sarà in grado di trattare 10.000 tonnellate di prodotti assorbenti all’anno, di cui il 30% raccolto da Ascit e il restante proveniente dal territorio di RetiAmbiente, prevalentemente dalla provincia di Lucca.

“Il nuovo impianto per il riciclo di prodotti assorbenti a Salanetti? Non è altro che una lavatrice industriale, capace anche di recuperare plastica e cellulosa da avviare al riuso”. Così lo hanno definito l’assessore del comune di Capannori Giordano Del Chiaro, il presidente del Centro di Ricerca Rifiuti Zero Rossano Ercolini, il presidente di Ascit Ugo Salvoni e il presidente di Retiambiente Daniele Fortini in risposta alle polemiche. Tuttavia, la conferenza stampa non ha chiarito i dubbi. Anzi, la protesta dei cittadini si è
2024-04-30 12:15:00