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Lucca Ruggieri, sondaggista e sostenitore di Donald Trump

Lucca Ruggieri, diciannovenne, vanta uno sguardo che testimonia la consapevolezza di essere proprio nel posto giusto nel momento opportuno. Ferma la sua fede in Donald Trump, per cui ha votato nelle recenti elezioni americane del 5 novembre, è lui il fondatore di Patriot Polling, uno degli istituti che hanno previsto uno schieramento a favore dei repubblicani nelle aree fondamentali degli Stati Uniti. Studia alla Columbia University e rappresenta quella generazione di giovani conservatori in grado di modificare l’immagine della politica negli Stati Uniti. «Sono nato a Philadelphia, una città dalle tendenze liberali. Le idee conservative tra i millennials costituiscono una tendenza significativa e tutto il movimento Maga sta acquisendo popolarità tra la mia generazione. Questo viene considerato un fatto importante», racconta.

Giovedì 20 gennaio vedrà Trump prestare giuramento come 47esimo presidente degli Stati Uniti e diventare il secondo, dopo Grover Cleveland, a recuperare questa posizione seguendo una sconfitta. Questo avvenimento segnerà una svolta nella politica americana in quanto è riuscito a passare oltre scandali e dibattiti legali per accumulare un numero sempre maggiore di sostenitori. «Il voto dei giovani ha avuto un forte peso nelle recenti elezioni», evidenzia Ruggieri. «Fino a poco tempo fa, nessuno avrebbe potuto pensare che un numero simile di persone nei tradizionali stati democratici del Midwest avrebbe sostenuto il partito repubblicano. Non molte donne hanno votato per Trump, ma il forte supporto dei giovani è stato decisivo».

Il successo di Patriot Polling, fondato nel 2022, è dovuto all’adozione di un approccio innovativo alle tecniche di ricerca. È stato fra quelli che hanno previsto l’avanzata del candidato repubblicano in tutti gli Swing States prima del voto: «Il nostro metodo è particolarmente preciso e si basa non solo sulla risposta del soggetto intervistato. Questo ci ha permesso di calcolare un numero di voti che gli altri non hanno notato».

Tuttavia, per molti elettori, è stata l’economia a fare la differenza. «Secondo me, i prossimi quattro anni saranno un periodo positivo per l’America. Il mercato e Wall Street vanno molto bene da quando Trump ha vinto. Non appena prenderà il potere, potremo vedere anche altre misure, come una riduzione delle tasse. Le prime azioni che saranno intraprese riguarderanno l’economia e molti ne beneficeranno», osserva Ruggieri.

Un altro argomento rilevante riguarda il perdono presidenziale per i partecipanti all’attacco del 6 gennaio 2021 al Capitol Hill. Secondo Ruggieri, bisogna differenziare tra coloro che hanno agito con violenza e coloro che erano presenti per ragioni meno estreme: «Penso che tutti quelli che sono stati violenti dovrebbero essere condannati, però c’erano delle persone che erano lì solo per la manifestazione. Penso che il perdono per loro sarebbe appropriato. Come afferma il vicepresidente J.D. Vance, non dovremmo condannare coloro che erano lì solo per il comizio».

L’inizio del mandato di Trump rappresenta un radicale cambiamento nella società statunitense, in cui la polarizzazione politica continua a giocare un ruolo fondamentale. Il sostegno dei giovani maschi bianchi al futuro presidente degli Stati Uniti è una tendenza che prenderà sempre più piede negli anni a venire, suggerendo un legame sempre più stretto di questa categoria demografica con il partito repubblicano. Sarà interessante osservare come questo fenomeno influenzerà le future campagne elettorali, rafforzando un orientamento politico che sembra destinato a diventare sempre più evidente.

2025-01-15 17:18:00

2025-01-15 20:58:00