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Non Si Deve Fare Salanetti”. Porcari Ora È Completamente Unita: “Maxi-Manifestazione

Una manifestazione popolare, una mobilizzazione generale che coinvolge circa un migliaio di persone per lanciare un messaggio chiaro e inequivocabile: “Non vogliamo l’impianto di riciclo per i pannolini, pannolini per adulti e scarti tessili a Salanetti”. Questo è ciò che è emerso martedì durante l’assemblea pubblica indetta dal Comune di Porcari sul tema. La proposta è stata presentata dal coordinatore dei Comitati Ambientali, Liano Picchi, che ha richiamato all’attenzione una simile protesta di circa vent’anni fa contro un inceneritore, che ottenne un grande successo impedendo effettivamente la sua costruzione. Un tipo di protesta chiara e decisa che, finalmente, sembra aver trovato un accordo su un problema che ha generato molte polemiche tra il Comune (il sindaco Fornaciari ha enfatizzato l’importanza dell’unità nel suo discorso iniziale), i comitati e l’opposizione.

Anche Barbara Pisani, leader del gruppo “La Porcari che vogliamo”, l’opposizione, nonostante abbia evidenziato diverse incongruenze nel processo, ha dato il suo sostegno. “Accogliamo con piacere la notizia che l’amministrazione comunale di Porcari sembrerebbe finalmente pronta a prendere parte alla mobilizzazione dei cittadini e dei comitati contro la costruzione dell’impianto di Salanetti. Dopo oltre 20 mesi di silenzio e di risposte insoddisfacenti, vediamo finalmente un primo segnale di apertura e di disponibilità all’ascolto da parte della maggioranza che governa il Comune di Porcari, che non ha sfruttato al massimo gli strumenti a sua disposizione. Ad esempio, la tardiva decisione del consiglio di identificare il centro abitato, – dice Pisani, – inviata alla Regione quando il nuovo Piano di Gestione dei Rifiuti era già stato approvato, e l’assenza di un ricorso al TAR del Comune a fianco dei cittadini. E mentre stiamo parlando, poi, il ricorso al Presidente della Repubblica promosso dal Comune, una mossa che è costata più di 20.000 euro di soldi pubblici”.

Liano Picchi ha aggiunto: “Abbiamo bisogno dell’ultimo sforzo, ma dobbiamo essere convinti, determinati e crederci fino alla fine senza paura. Dobbiamo dimostrare che siamo molti. Qui siamo un centinaio a quest’assemblea, ognuno di noi deve portare dieci persone e allora avremo la nostra voce. È ovvio che se manifestiamo in 50, ci verrà rimproverato il fatto che la questione interessa solo un piccolo gruppo di ambientalisti volontari. Il sindaco di Capannori Del Chiaro? È il primo a non volere la fabbrica – conclude Picchi – sembra strano, ma se ci pensate, l’ha prevista a pochi metri dal confine con Porcari. Perché non l’ha prevista a Marlia?”.

Massimo Stefanini

2025-05-29 18:49:00