
Primo caso positivo di peste suina
africana (Psa) in una carcassa di cinghiale in provincia di
Lucca, a Piazza al Serchio, in Garfagnana. Lo rende noto la Asl
Toscana nord ovest spiegando “che è arrivata la conferma” e che
“verranno attivate in Garfagnana alcune strategie di
contenimento della Psa, che sono diverse e, a causa delle
caratteristiche della malattia, devono essere necessariamente
sviluppate in maniera sinergica per avere successo”.
Tra le misure le principali, si ricorda, sono: “L’attuazione
di stringenti misure di biosicurezza per gli allevamenti suini,
l’abbattimento di suidi selvatici, la limitazione delle attività
venatorie nei territori in restrizione, la creazione di barriere
fisiche per rallentare la diffusione della malattia in ambiente
selvatico. Queste misure di contenimento, previste dalla
normativa vigente, saranno quindi attuate in Garfagnana, così
come già fatto in Lunigiana, con il coordinamento della Regione
Toscana e della struttura commissariale del ministero della
Salute e grazie alla collaborazione del servizio veterinario”
della Asl, della Polizia provinciale di Massa-Carrara,
dell’Atc-Ms13, del mondo venatorio e delle associazioni
agricole.
La malattia è presente in Italia dal gennaio 2022 e a luglio
2024 è stato confermato il primo focolaio in un cinghiale
selvatico in Toscana, nel comune di Zeri in Lunigiana (Massa
Carrara). Ora il caso in Garfagnana.
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2025-10-06 16:58:00