Tra le varie proiezioni presentate al Lucca Comics and Games di quest’anno, la più singolare e interessante è stata sicuramente L’uovo dell’Angelo, presentato in anteprima prima del suo ritorno al cinema in versione restaurata 4K il mese prossimo.
Probabilmente molti di voi non sono familiari con questo film, il che è perfettamente normale. L’uovo dell’Angelo è un film d’animazione uscito nel 1985, ora ritornato nelle sale in versione restaurata grazie a Lucky Red. Tuttavia, sono sicuramente più noti gli autori che hanno lavorato a questo film come regista e direttore artistico.
La regia e la sceneggiatura sono state realizzate da Mamoru Oshii, la mente dietro Ghost in the Shell e altre opere maestre della storia dell’animazione giapponese come Patlabor, Jin-Roh, ma anche Lamù e Sky Crawlers. La direzione artistica, invece, è stata curata da Yoshitaka Amano (che a Lucca è oramai un ospite fisso).
Con questi due nomi dietro, un’opera come questa non può essere ignorata, soprattutto se è stata restaurata e riportata nelle sale per il suo quarantesimo anniversario. Tuttavia, L’uovo dell’Angelo è un film che merita di essere visto per molte ragioni e oggi cercheremo di presentarvele, invitandovi poi a vederlo al cinema dal 4 al 10 dicembre.
L’uovo dell’Angelo: il debutto autoriale di Mamoru Oshii
Per capire l’importanza di L’uovo dell’Angelo nello sviluppo della carriera di Mamoru Oshii, basta considerare il momento in cui ha scritto questo film. L’uovo dell’Angelo è il primo film scritto e diretto da Oshii dopo aver lavorato a Lamù, è la sua occasione per sperimentare liberamente le sue idee lavorando con altri creativi di grande talento.
Al suo fianco in questo progetto c’è il già menzionato Yoshitaka Amano, che era presente anche all’anteprima del film. Il maestro, presentando l’opera, ha voluto sottolineare come L’uovo dell’Angelo sia il frutto dell’influenza creativa di molti artisti, guidati sapientemente da Oshii, e che ritrovarsi a parlare di questo film quarant’anni dopo la sua uscita, dall’altra parte del mondo, era qualcosa che non si aspettava.
Questa era un’attesa che non si aspettava ed è abbastanza comprensibile se consideriamo l'(in)sucesso iniziale del film. Anche dopo aver visto L’uovo dell’Angelo per la seconda volta, rimango dell’idea che questo film non avrebbe potuto avere successo al botteghino in nessun caso, ma è proprio per questo motivo che, dopo tutti questi anni, sottolineiamo la sua importanza storica e artistica.
L’uovo dell’Angelo
La storia si distacca dai canoni classici fin dall’inizio, presentando un ambiente enigmatico. Un mondo in rovina, sospeso in uno spazio indecifrabile senza riferimenti temporali, in cui vediamo solo una bambina.
Questa bambina vaga da sola nella città con un uovo che custodisce gelosamente e porta sempre con sé. L’incontro con un u
2025-11-17 00:27:00