FIRENZE – Duecentotrentaquattro domande a luglio e altri 494, più del doppio, alla scadenza del 10 settembre. Cresce in Toscana la richiesta di voucher formativi destinati a chi è senza lavoro: non solo i disoccupati in Naspi o in mobilità da almeno quattro mesi, come era all’inizio, ma anche inoccupati o inattivi o fuoriusciti dai percorsi di pubblica utilità , purché iscritti ad un centro per l’impiego. L’obiettivo del resto è far ritrovare un’occupazione a chi l’ha persa ma anche a chi non ce l’ha o lavora ad intermittenza.
Per questo la Toscana ha messo a disposizione voucher formativi da spendere in percorsi professionalizzanti – sono stati stanziati nel 2016 a marzo 3 milioni e 900 mila euro, sufficienti a coprire le richieste di almeno 1.300 o 1500 lavoratori – e le domande negli ultimi mesi sono cresciute. “L’incremento è stato probabilmente la conseguenza anche della scelta di allargare la possibilità di finanziamento a tutti i corsi del catalogo regionale (solo quelli di pronto soccorso sono esclusi ndr ) – commenta l’assessore al lavoro della Toscana, Cristina Grieco – oltre al fatto di poter delegare l’agenzia formativa alla riscossione diretta del voucher permettendo al lavoratore di non dover anticipare neppure un euro”.
L’importo varia a seconda del tipo di corso: fino a 3000 euro per l’ottenimento di una qualifica e 500 euro per i corsi dovuti per legge. Chi fa domanda non deve superare 50 mila euro di Isee, l’indicatore che misura reddito e patrimonio in rapporto alla dimensione del nucleo familiare.
Dagli uffici della Regione ricordano che la prossima scadenza sarà il 10 novembre, tra due mesi, e poi il 10 gennaio fino ad esaurimento delle risorse. Le domande si presentano solo on-line attraverso la piattaforma web. E’ necessario disporre della carta sanitaria attiva oppure si può utilizzare Spid, chiave unica on line di riconoscimento da parte della pubblica amministrazione, con un accesso diretto, a questo ed altri servizi, dalla pagina www.regione.toscana.it/con-credenziali-spid.
Ma le opportunità per chi è senza lavoro non di esauriscono con i corsi. Chi usufruisce del voucher al termine del percorso formativo può infatti usufruire di un servizio di tutoraggio e assistenza mirata per la ricerca di un posto di lavoro, pagato attraverso l’assegno di ricollocazione che porta in dote e che potrà spendere presso i centro per l’impiego od anche presso soggetti privati accreditati. Un quarto dell’assegno viene riscosso indipendentemente dall’esito ed è la quota fissa; il resto è modulato in base ai risultati conseguiti e proporzionalmente al tipo di contratto stipulato, più alto se a tempo indeterminato e a seconda del profilo, da seicento e tremila euro complessivi.Â
Fonte: Regione Toscana