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Olivati (Lucca Futura): “Bilancio e opere pubbliche, continuità totale con il centrosinistra”

“Un’amministrazione Pardini in piena continuità con l’amministrazione Tambellini: siamo lieti che l’eredità lasciata dal centro-sinistra sia inclusa in ogni riga del bilancio preventivo e del piano delle opere pubbliche dell’attuale Giunta. Negarlo con una propaganda ridicola sottolinea l’nervosismo predominante a Palazzo Orsetti”. Lo dichiara il capogruppo di Lucca Futura, Gabriele Olivati, dopo l’approvazione del bilancio previsionale 2025.

“Con l’approvazione del bilancio previsionale, continua la propaganda della giunta comunale, che considera come realizzate cose che ancora non esistono e che non vedranno la luce entro la fine del mandato del 2027: le uniche cose che l’attuale giunta porterà a termine, nonostante i ritardi, sarebbero i cantieri ereditati dal centro-sinistra – continua – La continuità è totale. È ovvio che ciò che è stato ereditato non era tutto da eliminare, al contrario di quanto affermato da Pardini, Barsanti, Santini e soci per mesi durante la campagna elettorale e poi in questi due anni e mezzo di mandato. Da un lato si continuano i cantieri ereditati; dall’altro si ammette che nessuno dei progetti promessi o annunciati da Pardini vedrà la luce prima del 2027; e ancora si annunciano come già realizzati i cantieri che non sono neanche iniziati, come quello della rotatoria di via Salicchi, che l’Assessore Barsanti ha elencato tra le opere realizzate dall’attuale amministrazione in 2 anni e mezzo… peccato che si stia parlando della partenza imminente fin dalla conferenza stampa di fine anno del 2022

“Una pratica ormai consolidata – continua Olivati -, che si riscontra in tutta la sua evidenza anche con l’asse suburbano: un’opera strategica e fondamentale per cui l’amministrazione Pardini non ha alcun merito. Nonostante ciò, non solo il sindaco se ne attribuisce il merito come fosse suo, ma nell’elencare gli anni e le fasi, omette deliberatamente i 10 anni di amministrazione Tambellini. L’asse suburbano ha iniziato molto tempo fa con la progettazione e ha il grande merito, reso ancora più significativo dalla realizzazione del nuovo ponte sul Serchio, di alleviare il traffico sulla circonvallazione per tutti coloro che dalla zona nord del territorio devono spostarsi verso est. Al tempo di Fazzi e poi di Favilla il percorso si blocca a causa della causa Monteriso. Nel 2020 Stefano Baccelli diventa assessore regionale e tra il 2020 e il 2021 trova le risorse necessarie per finanziare l’opera, in accordo con l’amministrazione Tambellini che, da parte sua, aveva stanziato i soldi per la progettazione. Monteriso allora prosegue con un nuovo ricorso, accettato prima dal Tar e poi respinto dal Consiglio di Stato, che invece ha dato ragione al Comune di Lucca, considerando legittimi gli atti contestati inizialmente: qualsiasi eventuale modifica successiva al progetto non ha nulla a che vedere con la sentenza del Consiglio di Stato… questo dettaglio che il sindaco vorrebbe attribuirsi come un suo successo personale attraverso un racconto falso e ridicolo, dal momento che la giustizia certamente non è una prerogativa del politico di turno. La prima pietra dell’asse suburbano è quindi il frutto di un lavoro ereditato esclusivamente dal passato, grazie alle risorse stanziate da Baccelli e alla progettazione realizzata dal Comune di Lucca sotto la sindacatura di Tambellini. Ecco perché questa opera, inserita a pieno titolo tra le realizzazioni strategiche da completare nel programma del centro-sinistra per le elezioni 2022, non può essere sfruttata da Pardini per esaltare il suo mandato: si è candidato su una piattaforma di discontinuità con Tambellini. Quest’opera, invece, è il segno più evidente di una totale continuità amministrativa

“C’è da dire – conclude Olivati – che l’attuale giunta è campionessa di propaganda, ma piuttosto carente nell’andare avanti con le cose per cui si è candidata e su cui ha vinto le elezioni. Ogni anno Pardini rimanda le cose da fare all’anno successivo. E il nervosismo di certi assessori, in particolare Barsanti, tutto riassunto nelle risposte irritate e poco controllate che dà, ne è la conferma : forse il vicesindaco di Casapound è già in preda all’ansia da prestazione per la campagna elettorale e la sua comoda poltrona, che gli garantisce uno stipendio, ha bisogno di essere rinfrescata da una continua propaganda retorica”.

2025-01-08 18:54:00

2025-01-09 00:03:00