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Porcari, manifesti contro Menchetti nel giorno di silenzio elettorale: la risposta dopo il voto

Al centro del caso, un testo firmato dai comitati ambientali della Piana diffuso sabato in paese. Menchetti: “La violenza non è solo fisica, ma anche verbale. Ho fatto questa scelta per il bene di Porcari”

È scoppiato nel fine settimana un piccolo ‘caso politico’ a Porcari: nella giornata di sabato – in pieno silenzio elettorale – sono comparsi in diverse zone del paese volantini contro la candidatura di Roberta Menchetti alle elezioni regionali – e, indirettamente, contro quella di Mario Puppa.

Il testo, firmato dai Comitati ambientali della Piana e diffuso anche via WhatsApp, attaccava duramente la candidata, accusandola di incoerenza per la sua adesione alla lista del Partito democratico a sostegno del presidente uscente Eugenio Giani, dopo aver espresso posizioni critiche nei confronti della Regione per la vicenda dell’impianto di riciclo tessili e assorbenti a Salanetti.

volantino vs menchetti

Nel volantino si leggeva: “Menchetti disse che si sarebbe schierata in difesa dei cittadini di Porcari, contro la Regione e il Pd regionale, colpevoli di aver localizzato l’impianto dei pannoloni alle porte del paese. Oggi invece scopriamo che si è candidata nelle file del Pd a sostegno di Giani. Quel Pd da cui sindaco e giunta pochi mesi fa prendevano le distanze dichiarando pubblicamente che non avrebbero più rinnovato la tessera, e quel Giani che è sempre rimasto sordo alle loro richieste di evitare l’impianto”.

Continua il volantino: “Ma schierarsi al fianco di Puppa è il peggior affronto che poteva fare ai suoi concittadini. Ricordiamo a tutti infatti che Puppa è il consigliere regionale che votò la cancellazione delle distanze minime dai centri abitati (nel nuovo Piano regionale di economia circolare, ndr), condannando così i cittadini di Capannori e Porcari a sopportare la presenza del peggiore degli impianti di trattamento dei rifiuti. Nessun voto ai distruttori di Salanetti”.

A urne chiuse oggi (13 ottobre) Roberta Menchetti ha deciso di rispondere con un lungo post pubblicato sui suoi canali social, nel quale esprime amarezza per l’attacco subito ma anche determinazione nel proseguire il proprio impegno per Porcari. “Le urne si sono chiuse e adesso posso parlare con serenità. Il volantinaggio a tappeto fatto contro di me in questi giorni rappresenta un livello di politica che qualifica chi questa cosa ha pensato e messo in atto. La violenza non è solo fisica, la violenza è anche verbale”, tuona Menchetti.

“Quando si attaccano ed offendono le persone – prosegue Menchetti – senza avere neppure la premura di chiedere una spiegazione o il perché delle scelte, siamo alla fine di ogni rispetto, soprattutto se tutto ciò avviene in momenti in cui il rispetto istituzionale impedisce di difendersi. A chi ha avuto la compiacenza di chiedere le mie motivazioni, anche tra i concittadini dell’opposizione, ho dato le mie spiegazioni, che non sono certo quelle narrate dagli autori del volantinaggio”.

“Ho fatto questa scelta perché mi è stato chiesto e da porcarese ne sono stata contenta: ho pensato che questi giorni di vicinanza con molte persone che governeranno la Regione potessero rafforzare i rapporti necessari per i problemi di Porcari, non ultimo ma anzi primo l’impianto di Salanetti. Questo lo spirito che mi ha animato”.

“A 60 anni – continua – me ne sto bene nel mio paese, ma vorrei starci con tutta la forza possibile per offrirgli il massimo possibile. Chi ha parlato di merce di scambio e cose simili dovrebbe riflettere sulle parole o dire senza alcun indugio cosa avrei scambiato con cosa: la fatica di una campagna elettorale? Questi attacchi di basso profilo? I soldi miei che ci ho messo? Il lavoro che ho trascurato? Una candidatura che non avrebbe comunque portato ad un ruolo? Ho scambiato cosa, Porcari per questo? Forse per ottenere tutte queste cose che alla fine vanno a mio svantaggio?”.

“Comunque, il tempo è galantuomo. Il 15 ottobre vado a Firenze con il nostro legale a discutere la sospensiva dell’autorizzazione regionale e far sentire che il paese è presente in ogni luogo ove si tratti la vicenda dell’impianto. A tal proposito, aspetto la manifestazione pubblica che doveva essere fatta e non ho ancora visto. Forse per gli autori del volantinaggio era più importante pensare alla campagna denigratoria nei miei confronti. Ecco – conclude Menchetti – vorrei che ci prendessimo del tempo per fare tutte le cose che possono palesare il nostro dissenso e non quelle volte ad attaccare sempre le persone che, rispetto al problema, non cambiano nulla. Palesano solo, ancora una volta, la strumentalizzazione politica“.

2025-10-13 16:25:00