FIRENZE – Si chiama AIUTO Point, dove AIUTO è l’acronimo di Assistenza, Informazione, Urgenze nel Trattamento Oncologico. E’ il primo Punto servizi dedicato ai pazienti oncologici che viene inaugurato in Toscana; da qui a fine giugno saranno quasi trenta, in tutte le aziende ospedaliero universitarie e nelle aziende sanitarie toscane. Il primo, quello aperto nella sede del Polo oncologico dell’ospedale Santa Chiara, a Pisa, è stato inaugurato stamani dall’assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi; erano con lei la direzione aziendale dell’Aou Pisana: il direttore generale Carlo Rinaldo Tomassini, il direttore sanitario Fabrizio Gemmi, il direttore amministrativo Carlo Milli; il direttore del Polo oncologico dell’Aou Pisana Alfredo Falcone; il direttore del Centro senologico Manuela Roncella; il direttore Innovazione, sviluppo, analisi dei processi Marco Nerattini; il direttore di ITT (Istituto Toscano Tumori) e ISPO (Istituto per lo studio e la prevenzione oncologica) Gianni Amunni; la dirigente del settore qualità dei servizi e reti cliniche della Regione Maria Teresa Mechi e il rettore dell’Ateneo di Pisa Paolo Mancarella.
“Abbiamo pensato e introdotto questa innovazione organizzativa del Punto servizi per essere più vicini ai malati di tumore, assisterli meglio nel loro percorso e anche migliorare i tempi di attesa – ha detto l’assessore Saccardi – I pazienti oncologici vivono con un comprensibile coinvolgimento emotivo il succedersi di visite e accertamenti di controllo. Il Punto servizi ha la funzione di accompagnarli e aiutarli in questa fase della loro vita, facendo sì che non debbano farsi carico anche della faticosa organizzazione dei loro controlli, perché è il sistema che la assicura”.
Il Punto servizi rientra tra le azioni individuate dalla Regione per tagliare i tempi di attesa e migliorare il modello di presa in carico del paziente oncologico durante la fase del follow up, ovvero dei controlli a cui i pazienti vengono sottoposti dopo la prima fase di trattamento che ha consentito la remissione del tumore, allo scopo di intercettare rapidamente l’eventuale ripresa della malattia. Con la delibera 1068 del novembre 2016 erano stati assunti impegni precisi sugli interventi da realizzare e sui tempi, che sono stati rispettati. Entro marzo in ogni azienda (le 4 aziende ospedaliero universitarie e le 3 aziende sanitarie) nascerà un Punto servizi per la gestione del follow up della mammella: questo riguarderà circa 15.000 donne, delle quali 5.000 al Centro di senologia della Aou Pisana (il Punto servizi inaugurato stamani).
Nei 7 AIUTO Point per il tumore alla mammella verrà quindi testato il nuovo modello di programmazione delle prestazioni diagnostiche che è stato costruito in questi mesi, in collaborazione tra Regione e aziende: un modello che si basa sostanzialmente sull’identificazione del numero di pazienti previsti giornalmente e sulla messa a disposizione di un numero di spazi di prenotazione adeguato, con agende che scorrono giornalmente su base annua. Ad ogni paziente inserito in un programma di follow up verrà fornito un piano di controlli periodici concordato tra gli specialisti di riferimento.
Se il modello funzionerà per il tumore alla mammella, verrà rapidamente esteso alle altre tre tipologie di tumore per le quali in questi tre mesi sono stati costruiti protocolli omogenei di follow up a livello regionale: prostata, colon, polmone. Entro giugno dovrebbero quindi essere attivi i Punti servizi di tutte le aziende ospedaliero universitarie e sanitarie, una ventina in tutto (oltre ai 7 che entreranno in funzione entro marzo per la mammella).
Il Punto servizi costituirà il riferimento per i pazienti seguiti dalla struttura oncologica di cui fanno parte, che non dovranno più quindi rivolgersi al Cup per la prenotazione dei propri controlli. Il Punto servizi assicurerà la prenotazione di tutte le prestazioni previste per il follow up dei pazienti seguiti dalle strutture oncologiche, e anche il supporto per l’espletamento degli adempimenti amministrativi in materia di esenzione, avvio dell’iter per il riconoscimento dell’invalidità civile, facilitazione dell’accesso. In ogni azienda il Punto servizi sarà collocato in uno spazio dedicato facilmente raggiungibile e ben identificabile.
“Ci siamo chiesti come risolvere il problema delle liste di attesa – ha detto ancora l’assessore Saccardi – facendo una riflessione più articolata e optando per un modello diverso, più strutturato. Abbiamo deciso di separare i flussi delle prime visite da quelli dei controlli successivi. Perché i pazienti si lamentano soprattutto del fatto di non sentirsi presi in carico. Se invece si sentono inseriti in un percorso strutturato, non lo percepiscono più come un problema. Qui a Pisa avevamo già questo modello di Open Access che funziona bene, e che abbiamo intenzione di estendere a tutte le prime visite, con i necessari adattamenti, ad ogni territorio della Regione. E’ per questo che con i Punti Servizi oncologici abbiamo scelto di partire da qui”.
L’assessore ha infine ringraziato anche l’Università “perché – ha detto – rappresenta una componente fondamentale del nostro sistema sanitario, in cui formazione, ricerca e assistenza si integrano vicendevolmente e perfettamente”.Â
Fonte: Regione Toscana