Una serata dedicata alla condizione della donna nella società attraverso la sonorizzazione live del film ‘Umanità ’ di Elvira Giallanella: è l’evento organizzato al Museo Novecento dall’Ufficio Politiche giovanili e Pari opportunità del Comune in occasione della Festa della donna. L’evento, al quale parteciperà l’assessore alle Pari opportunità Sara Funaro e la presidente della Commissione Pari Opportunità Serena Perini, è a ingresso libero.
Mercoledì alle 17 nella Sala Altana l’artista veronese Cabeki, alias Andrea Faccioli, sonorizzerà dal vivo il fil ‘Umanità ’, l’opera muta realizzata nel 1919 dalla regista Elvira Giallanella.
Le immagini saranno accompagnate dagli ‘ingranaggi sonori’ di Cabeki, che si muovono fra strumenti convenzionali e non, attraverso una sequenza di musica da camera e elettronica minimale con effetti analogici e strumenti meccanici.
“L’iniziativa consentirà una riflessione sul contributo che le donne hanno dato alla storia del cinema e non solo – ha detto l’assessore Funaro -. Il contributo femminile è fondamentale nei vari settori della nostra società : dall’arte, al settore lavorativo, alla politica fino alla famiglia di cui è considerata il pilastro fondamentale. Negli ultimi cinquanta anni la condizione della donna è cambiata, tante battaglie sui diritti sono state vinte, ma dobbiamo fare ancora molti passi in avanti soprattutto per quello che riguarda le discriminazioni e le violenze che troppo spesso le donne sono costrette a subire. Su questo fronte il nostro impegno è alto e lavoriamo in sinergia con le associazioni del territorio per aiutare le donne vittime di violenza puntando soprattutto sulle azioni preventive e cercando di far capire importanza di denunciare chi commette violenzaâ€.
“L’appuntamento dell’8 marzo è un’occasione di riflessione importante. Ritengo – ha spiegato la presidente della Commissione Pari Opportunità Serena Perini – sia necessario ribadire il sostegno all’occupazione femminile, la lotta alla discriminazione sul lavoro, la promozione di una cultura del rispetto fra i generi, il contrasto alla violenza sulle donne, il riequilibrio delle rappresentanze nelle cariche istituzionali, contro l’immagine stereotipata di genere e la strumentalizzazione del corpo delle donneâ€.
Il film, realizzato dopo la prima guerra mondiale, propone uno sguardo rivolto alle tematiche pacifiste e si configura come un lavoro umoristico, satirico e educativo per riflettere sulla possibilità di creare un’utopica società pacificata e solidale.
La storia è quella dei due bambini Tranquillino e Serenetta, unici superstiti di una catastrofe che ha distrutto l’umanità . Accompagnati come in un contesto fiabesco da uno gnomo, si aggirano fra le macerie della società e si scoprono impotenti a qualsiasi tentativo di ricostruire il mondo perché i segni di violenza e di distruzione sono sparsi ovunque, anche dentro di loro.
Il finale, dal taglio documentaristico, alterna immagini di persone al lavoro a frasi e messaggi pacifisti, immaginando un mondo nuovo in cui il lavoro possa essere strumento di unità e pacificazione. (fp – s. spad.)
Fonte: Comune di Firenze