Trieste, 15 mar – Ritardi sì ma non per tutti e, in ogni caso,
complessivamente contenuti. È quanto ha evidenziato l’assessore
alle Politiche sociali del Friuli Venezia Giulia, Maria Sandra
Telesca, replicando ad un’interrogazione a risposta immediata
(iri) della consigliere Elena Bianchi in merito all’erogazione
delle misure di inclusione al reddito (Mia) agli aventi diritto.
“Per superare le criticità relative ai tempi di erogazione delle
Mia che, purtroppo, al momento non sono sempre certi, è in corso
– ha spiegato Telesca – il confronto e la fattiva collaborazione
tra l’Amministrazione regionale e l’Inps, così come sono
altrettanto costanti i rapporti con il ministero del Lavoro e
delle Politiche sociali”.
“Dopo un primo periodo di avvio – ha aggiunto l’assessore – le
erogazioni si sono tendenzialmente regolarizzate. Un ritardo, che
comunque non ha riguardato in egual modo tutti i beneficiari, si
è avuto esclusivamente per l’erogazione del bimestre
gennaio/febbraio 2017 e – ha assicurato Telesca – dovremmo
comunque giungere entro il mese ad una soluzione positiva”.
Nello specifico, Telesca ha parlato di 6.897 nuclei familiari con
domanda antecedente al 1 settembre 2016 e che hanno diritto al
bimestre gennaio/febbraio 2017 per i quali i ritardi, se ci sono
stati, sono dovuti esclusivamente al cambio di esercizio
finanziario e sono stimati in un massimo di 10-15 giorni. Ad oggi
i fondi regionali a favore di questi beneficiari sono già tutti
impegnati e liquidati ai servizi sociali dei Comuni.
Ritardi più consistenti, invece, per i 1.036 nuclei familiari
che hanno presentato domanda tra il 1 settembre e il 31 ottobre
2016 (a loro è stato comunque garantito il bimestre
novembre-dicembre 2016) e per i 640 nuclei familiari che hanno
presentato domanda tra il 1 novembre e il 31 dicembre dello
scorso anno, per i quali il primo bimestre di erogazione è
gennaio-febbraio 2017. Per quest’ultimi beneficiari, ha precisato
Telesca, il ritardo è dovuto in primis alla necessità di
integrare la Mia con il sostegno per l’inclusione attiva (Sia).
ARC/COM/fc
Fonte: Regione Friuli Venezia Giulia