Il bilancio 2016 del Comune di Modena si è chiuso in equilibrio, con una spesa calata di oltre due milioni di euro, un’analoga riduzione delle entrate, attestate a 225 milioni e 900 mila euro, e con un’ulteriore riduzione dell’indebitamento sceso a 6,5 milioni, mentre gli investimenti hanno sfiorato i 50 milioni, oltre 17 dei quali diretti e 32 frutto di contabilizzazioni. La delibera, illustrata in Consiglio comunale dall’assessora al Bilancio Ludovica Carla Ferrari giovedì 27 aprile, è stata approvata con il voto di Pd e Art. 1-Mdp (contrari M5s, FI, Cambiamodena; astenuta Per me Modena).
In apertura di dibattito Francesco Rocco (Art.1-Mdp) ha evidenziato la “dipendenza degli Enti locali dal Governo. Dovremmo tutti – ha detto – porci il problema di riaffermare il principio di indipendenza delle autonomie locali che consentirebbe di personalizzare gli interventi e potrebbe garantire un welfare adeguato alle esigenze del territorio e della comunità localeâ€. Il consigliere ha poi sottolineato che “nonostante le difficoltà di bilancio, causate anche da un’autonomia impositiva ridotta al lumicino e dai minori trasferimenti, il nostro Comune è riuscito a garantire efficienza e una gestione sana sufficientemente congruente con gli obiettivi previstiâ€.
Per il M5s, Marco Rabboni ha concordato sulla “solidità e correttezza contabile†del Bilancio, sul quale però ha dato un giudizio politico negativo: “La città è statica su temi importanti come la cultura, la mobilità , l’ambiente e la partecipazione. Su tutto, ma in particolare per gli investimenti, manca uno sguardo che li pesi in termini di effetti positivi attesi e conseguiti per la città . I vincoli imposti al bilancio spingono verso un’esternalizzazione dei servizi ma l’operazione è stata finora effettuata senza un disegno strategico e si rischia di non cogliere l’occasione per ridisegnare la macchina comunaleâ€.
Marco Forghieri, Pd, ha espresso un giudizio positivo sulla diminuzione della spesa corrente “che a livello comunale riesce a muovere anche leve positive, ma in questo caso si è tagliata soprattutto quella meno utile e produttiva†e sui risultati della lotta all’evasione fiscale “che era un obiettivo che, con alcuni accorgimenti avevamo consigliato in sede di bilancio preventivoâ€. Â
Adolfo Morandi (FI) concordato sull’equilibrio dei conti ma espresso un giudizio negativo sulla qualità della spesa: “Non basta dire che la spesa si riduce, bisognerebbe capire come vengono spesi i fondi a disposizione del Comune: ci sono molti settori della macchina comunale sui quali si potrebbe intervenire e invece non lo si faâ€. Secondo il consigliere c’è inoltre “la volontà di dare continuità a politiche che però fanno crescere la pressione tributaria sui cittadini. Si applicano sempre le aliquote massime e questo mi pare un segnale preciso della volontà dell’Amministrazione di rastrellare il più possibileâ€. Â