Arthur Shopenhauer una volta disse che l’errore innato dell’uomo è quello di pensare di nascere per essere felice. S.Agostino, uno dei Padri della Chiesa, definiva il nostro peregrinare terrestre un doloroso pellegrinaggio in attesa della vita vera, quella celeste. Pessimisti? Queste massime le adeguo al povero Fini. Avrebbe avuto tutto per essere felice: potere, fama, denaro, case a Montecarlo (nel Principato, non sul colle del Cerruglio). E invece, in questo divorzio con Berlusconi, è emersa una grande umanità dell’ex Msi e dell’ex An e ora ex PdL. Il buon Gianfranco è geloso del Cavaliere, non sopporta la sua popolarità . Molto semplice. Certo, ne sono passati di anni, da quando Fini affermò che Mussolini “era stato il più grande statista del secolo XXIâ€. Il Berlusca, inoltre, anche se certamente non un virginale della politica, ma almeno si sa cosa facesse prima del 1994: si sa che ha fondato un gruppo (Mediaset) che ha dato e continua a dare da mangiare a migliaia di persone. Confesso la mia ignoranza nella biografia finiana, ma se qualcuno conosce il mestiere che faceva Fini prima di entrare in politica, me lo faccia sapere. Ora, come premessa è già abbastanza lunga, e qualcuno di voi si chiederà cosa c’entri tutto ciò con Altopascio (anche se, ad esempio in pochi sanno che Fini venne a Montecarlo, stavolta davvero quello vicino a Pescia e non vicino a Nizza, nel 1994). Ecco il punto. Vorrei chiedere a voi lettori, se pensate che questa separazione a livello nazionale avrà ripercussioni a livello locale. A Lucca e Pietrasanta vi sono dei dissidenti. Entro nello specifico. Cosa faranno Orazio Marconi e Alessandro Bianchi, ex AN, attuali assessori nella giunta altopascese? Il cosa faranno non è tanto mirato a come voteranno le pratiche in consiglio. Ma alle elezioni amministrative della primavera 2011, se nessuno dei due dovesse essere candidato a sindaco per il PdL, fonderanno una nuova coalizione? Come alcuni secoli fa, la lotta per le investiture (in questo cercasi successore di Marchetti se quest’ultimo verrà candidato per Palzzo Ducale) sarà molto calda. In questo momento vi sono almeno sei personaggi in cerca di autore, a caccia della candidatura a sindaco, sponda PdL: gli ex Forza Italia Fagni e Fantozzi, l’ex Udc Boni, gli ex AN Marconi e Bianchi come detto e, occhio, anche Elena Silvano la quale potrebbe superare tutti con una prerogativa che gli altri cinque non possiedono, a meno che non facciano un viaggetto a Casablanca. La Silvano, dispetto del cognome, sarebbe, in caso di successo sul candidato del centrosinistra, la prima donna sindaco della storia di Altopascio. Attenzione perché catturerebbe molti voti dell’elettorato femminile. Fateci sapere come la pensate.
Massimo Stefanini
Comments (4)
Emanuele Pelliccisays:
1 August 2010 at 14:18Intrigante analisi quella relativa alla Silvano. Non mi sorprenderebbe la concretizzazione di tale ipotesi. Elena ha dimostrato solidità in veste istituzionale durante questi anni, per non parlare poi del fatto che professionalmente proviene da un settore sensibile, ovvero il sociale. E credo che ad Altopascio manchi proprio un elemento “empatico” nei riguardi della cittadinanza. Dunque, in termini oggettivi, può essere quel che si dice “la persona giusta al momento giusto”. Ovviamente se ragioniamo senza entrare in ragnatele politiche. Perchè a mio avviso la tattica non basta quando si devono fare poi i conti con l’oste ed il passaggio alla strategia si potrebbe rivelare dunque un passo troppo lungo considerando la compagine PDL di Altopascio. Però tutto ciò è interessante da vedere.
michelesays:
1 August 2010 at 14:50Massimo, sei rimasto sullo scolastico cercando nomi già presenti in consiglio comunale, io mi sono lanciato di più individuando il nome di Giovacchino Tonini, anche perchè guidare il comune in confronto alla misericordia è una passeggiata.
Emanuele Pelliccisays:
1 August 2010 at 18:43Bè ma Tonini ha detto di non aver tempo a causa del lavoro. Quindi non penso che possa trovare spazio per attività comunale..
michelesays:
2 August 2010 at 10:15qualcosa deve dire, di fatto il ruolo di governatore della misericordia è incompatibile con quello di sindaco(la misericordia effettua servizi per il comune), quindi le dimissioni da governatore in questo caso avrebbero un senso, il Marchetti ormai la questione sull’incompatibilità , dopo che gliel’ha spiegata il sarti la conosce perfettamente…