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Altopascio alle urne il 5 giugno. Campagna elettorale fredda. Alleanze clamorose in vista

searchInerzia, principio basilare della fisica, resistenza a modificare uno stato. E’ quella che si respira adesso a Altopascio dove è tutto fermo. Al voto i cittadini ci andranno tra due mesi esatti, ormai Alfano ha deciso per il 5 giugno, attendeva la risposta di Renzi che però si è trovato la patata bollente delle dimissioni della Ministra Guidi. Fieri lai dalle opposizioni perché il 5 significa imbattersi nel ponte della festa del 2 giugno, la celebrazione della Repubblica. Ballottaggi eventuali il 19. Chi ci può spiegare perché il 12 e il 26 non andavano bene? La gente andrà a votare? A Altopascio sì, ci andrà. Ma a 20 giorni dallo scioglimento del consiglio (dal 21 aprile solo ordinaria amministrazione, 45 giorni prima dell’appuntamento con le urne) nessuno si scalda più di tanto per l’evento. La campagna elettorale è partita con il silenziatore. Di programmi elettorali nemmeno l’ombra. Decisivo sarà il porta a…porta. Si votano le persone, non le ideologie. Ecco perché Fagni, candidato del centrodestra con un paio di liste di appoggio (Forza Italia, Lega e forse anche una cordata di ex Alleanza) appare in vantaggio. Già conosciuto in quanto vice sindaco ed assessore. Per il momento anche lui è in surplace, come i ciclisti su pista. La D’Ambrosio, candidata per il Pd, con la regia di Simone Bicocchi, è convinta di farcela, ma in quanti la conoscono? Temi su cui confrontarsi? Per il momento freddi come un ghiacciolo. Matteo Tori sarà appoggiato da Lega Toscana. La sicurezza, checché ne dica Marchetti (per il quale bisognerebbe tacere di ogni fatto di cronaca che accade nella sua giurisdizione altopascese), rimane una priorità, al pari del lavoro. Sono due questioni che faranno la differenza. Sul resto sono discorsi impastrucchiati, se ci consentite il tecnicismo. Chi in campagna elettorale affronterà meglio questi temi avrà la meglio. Se però il centrosinistra si preoccupa della giornata mondiale dell’acqua, allora…Poi però ci dicono che c’è il movimento di Ferruccio Del Sarto. Prima o poi chiarirà la strategia. Alleanza trasversale con qualche scontento dell’attuale giunta, magari con quest’ultimo candidato sindaco? Vedremo. Magari in attesa del ballottaggio, di quei magici 15 giorni in cui potrà accadere di tutto, con accordi velati e chiari, come al Palio di Siena prima della partenza. L’importante a volte non è vincere, ma che perda la contrada nemica…