FIRENZE – Incentivare il recupero del territorio rurale, laddove vi siano situazioni di degrado o di abbandono, creando i presupposti per investimenti di privati. E’ questo l’obiettivo della recente legge approvata dal Consiglio regionale, che consente interventi di ristrutturazione sugli immobili delle aree rurali.
“Mi sembra importante – dice l’assessore al governo del territorio, Vincenzo Ceccarelli, commentando le dichiarazioni del sindaco di Vinci – che il valore positivo di questa normativa sia riconosciuta da amministratori e tecnici. Quanto alle osservazioni su una sua presunta rigidità , preciso che il testo non parla di inapplicabilità per determinate zone di particolare pregio paesaggistico, bensì per edifici vincolati quali immobili di interesse storico. Chiaramente – continua -, e questo lo si può facilmente comprendere vista la storia della Toscana e dell’Italia degli ultimi anni, la sicurezza del territorio e quindi delle persone viene al primo posto, di conseguenza quanto previsto in questa normativa non può che essere subordinato a quanto stabiliscono i più attuali provvedimenti in materia di rischio idraulico ed idrogeologico. Credo tuttavia – conclude Ceccarelli – che un confronto sia utile, proprio per questo motivo la legge prevede un monitoraggio, e che sulla necessità di salvaguardare e valorizzare i nostri territori vi sia un ampio consenso”.
Cosa prevede la legge
Gli incentivi previsti sono, in termini di addizione volumetrica, fino al 25% o 90 mq e tengono conto rigorosamente della qualità del progetto dal punto di vista della sostenibilità , quindi risparmio energetico e prevenzione sismica. Oltre a questo c’è la possibilità di una riduzione degli oneri di urbanizzazione minima del 50%, che i Comuni potranno portare anche fino al 100%. La legge punta sul recupero degli edifici, con misure di incentivo, quindi, che riguardano proprio gli immobili.
Per tutto ciò che riguarda il territorio, e in tal senso anche le attività agricole, la legge urbanistica vigente, la 65/2014, prevede già in maniera chiara che ogni intervento pianificato deve essere inteso come riqualificazione: per questo il recupero non è mai solo dell’immobile, ma, in generale, di un’area.
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Fonte: Regione Toscana