di Mariella Continisio
Per il quinto anno consecutivo, nel mese di marzo, alcune scuole primarie della città riaprono i cancelli dei loro cortili ai bambini dopo il normale orario di lezione. I piccoli, accompagnati da mamma, papà o dai nonni, vi potranno giocare al di fuori del limitatissimo tempo della ricreazione.
Si tratta di nove spazi inseriti nel progetto “Cortili Scolastici Aperti†della Città di Torino, riqualificati dal Laboratorio Città Sostenibile di Iter – l’Istituzione Torinese per una Educazione Responsabile – attraverso la progettazione partecipata con le bambine e i bambini delle scuole, per rendere più accoglienti le aree esterne.
L’apertura dei cortili (dalle 16.30 alle 19.00) segue il calendario scolastico con chiusura nei mesi di luglio e agosto.
Le scuole già aperte ad uso pubblico sono: San Francesco d’Assisi, via Giulia di Barolo 8 (ingresso cortile via Pescatore), Circoscrizione 1; Mazzini, corso Orbassano 155/A, Circoscrizione 2; Battisti, via Luserna di Rorà 14 (ingresso cortile via Vigone), Circoscrizione 3; Capponi, via Badini Confalonieri 74, Circoscrizione 5; Pestalozzi, via Banfo 32 (ingresso cortile via Mottarone) e Gabelli, via Santhià 25 (ingresso cortile via Monterosa 54), Circoscrizione 6; e la secondaria di primo grado Gozzi-Olivetti, via Catalani 4 (ingresso cortile via Agudio), Circoscrizione 7.
Aperture posticipate rispettivamente al 3 aprile dell’istituto De Amicis, via Masserano 4 (ingresso cortile vicolo Grosso) e a settembre, per lavori in corso, della scuola Fontana, via Buniva 19 (ingresso cortile via Guastalla), sempre nella Circoscrizione 7.
“Il sistema educativo torinese è aperto alla città e le scuole sono un fondamentale centro di aggregazione e una risorsa del territorio – precisa Federica Patti, assessora all’Istruzione e all’Edilizia scolastica della Città di Torino. – Grazie all’impegno del Laboratorio Città Sostenibile di Iter gli alunni di diversi plessi sono stati coinvolti, insieme ad architetti, nella trasformazione di spazi verdi a misura di bambinoâ€.
Fonte: Comune di Torino