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MODENA – Lotta alla zanzara tigre

Cosa deve fare il cittadino

Dal 1° aprile al 31 ottobre di ogni anno, (negli spazi destinati a giardino, orto, balcone, terrazzo eliminare tutti i luoghi dove la zanzara possa deporre le uova) al fine di contrastare il proliferare dell’infestazione della zanzara tigre  tutti i cittadini sono tenuti a:

  • non abbandonare contenitori che possano raccogliere acqua piovana o tenerli con l’apertura rivolta verso il basso
  • svuotare sempre gli annaffiatoi e i sottovasi (oppure riempire di sabbia quest’ultimi)
  • mantenere le grondaie libere da ogni ostruzione
  • tenere pulite fontane e vasche ornamentali, eventualmente introducendo pesci rossi che sono predatori delle larve di zanzara tigre
  • non svuotare nei tombini i sottovasi o altri contenitori.

Inoltre è necessario

  • Osservare le disposizioni previste in tutti i cimiteri del Comune di Modena.
  • Utilizzare coperchi o zanzariere ben tese per coprire le cisterne o altri contenitori di acqua necessari per l’irrigazione.
  • Usare con regolarità i prodotti larvicidi (pastiglie, gocce) nei tombini, nelle griglie di scarico, nei pozzetti di raccolta delle acque piovane ed in tutti i luoghi dove non sia possibile eliminare le raccolte d’acqua.

Cosa fa il Comune

  • sorveglianza attraverso 60 ovitrappole sparse per il territorio comunale che permettono di tenere monitorata la distribuzione dell’insetto
  • trattamento larvicidi con regolatori di crescita di sintesi a base di Diflubenzuron, in 6 cicli di intervento nelle caditoie stradali (55.000 manufatti), nei tombini degli immobili comunali (scuole, biblioteche, centri, uffici ecc.), nei cimiteri (17 strutture), a partire dall’inizio della primavera e sino al mese di ottobre; tutti i trattamenti larvicidi sui tombini stradali sono segnalati con diverse colorazioni che identificano i cicli d’intervento effettuati.
  • ordinanza comunale sui comportamenti che tutti i cittadini devono adottare per evitare il diffondersi del fastidioso insetto (trattare l’acqua presente nei tombini, evitare di lasciare all’aperto materiale accatastato, vuotare i sottovasi, ecc.).
  • utilizzo di predatori naturali (piccoli crostacei chiamati copepodi) nei bidoni di irrigazione degli orti, forte fonte di infestazione;
  • l’impiego di prodotti insetticidi adulticidi a base di piretro di sintesi, ovvero piretroidi, a basso impatto ambientale nei siti sensibili (es. scuole prima dell’apertura)

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