Tullia Socin, Marinaio, 1934-1935 (datata XIII, secondo il calendario fascista). Olio su tela, 71 x 74,5 cm. LÂ’opera esposta nel mese di aprile in occasione della presentazione del catalogo delle
N. 64 – aprile 2017 – Tullia Socin al Museo civico
Tullia Socin stata, ed , una parte della
Bolzano del Novecento: era nata nel 1907 in una citt in
espansione, la citt del Grnderzeit del leggendario
sindaco Perathoner, nella quale anche la piccola minoranza di
cittadini italiani trovava buone possibilit di
affermazione; era nipote del noto costruttore di fisarmoniche Fidel
Socin che era arrivato nel 1871 dalla Val di Non a Bolzano, dove
era riuscito con gli strumenti della premiata ditta “Fidel Socin” a
ottenere fama internazionale e una certa agiatezza, come
testimoniato dalla bella casa borghese ancora oggi esistente in via
Cassa di Risparmio. Nel 1975, dopo la morte del marito, Tullia
aveva fatto definitivamente ritorno nella sua citt natale,
per trascorrervi gli ultimi anni di vita. Mor nel
1995.
La produzione artistica della coppia si sviluppa tra gli anni ’20 e
gli anni ’70, un lasso di tempo – contrassegnato dal totalitarismo
del regime fascista, dalla catastrofe della Seconda guerra mondiale
e dalla ricostruzione del dopoguerra – poco rappresentato nelle
collezioni artistiche e storico-culturali del Museo Civico.
stata quindi un’ occasione il poter mettere a disposizione
della Fondazione Socin una sala all’interno del percorso espositivo
del museo, riaperto parzialmente al pubblico nel 2011. Con poche
opere attentamente selezionate stato possibile proporre al
pubblico due esperienze artistiche paradigmatiche del XX secolo,
ossia di un’epoca carica di tensioni, in particolare a Bolzano, che
ha provocato cambiamenti radicali e conflitti politici.
In quest’ottica la collaborazione con la Fondazione Socin
equivale a un primo passo verso l’attualizzazione del contenuto del
Museo Civico di Bolzano per farlo diventare un luogo in cui non si
conservano solo ogetti di un passato antico ma vengono anche
considerati – in linea con una tendenza riscontrabile nei musei
(nella museologia contemporanea) al di qua e al di l delle
Alpi – aspetti pi attuali della realt cittadina,
con l’auspicio che questa strada possa portare a ulteriori
significativi sviluppi.