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[REGIONE LIGURIA] Sanità: vicepresidente Viale a consigliere Rossetti

“Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire…obiettivo riforma è garantire un’assistenza calibrata sui bisogni specifici di ciascuno, dando finalmente risposte a chi attende da anni”


Genova. “Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire. Quella che stiamo realizzando non è affatto un’operazione ragionieristica ma una riforma volta a garantire un’assistenza rimodulata e calibrata sui bisogni specifici di ciascun paziente, utilizzando così al meglio le risorse per dare finalmente una risposta anche a coloro che l’attendono da anni”. Così la vicepresidente della Regione Liguria e assessore alla Sanità Sonia Viale risponde al consigliere del Pd Pippo Rossetti in materia di accreditamento e cure per anziani, malati psichici e disabili.

La vicepresidente e assessore alla Sanità, nel precisare che Alisa agisce sulla base di delibere e indicazioni specifiche della Giunta, aggiunge che: “La gestione decennale della precedente amministrazione ha determinato una cristallizzazione del sistema: da un lato si sono garantite rendite di posizione inaccettabili e, dall’altro, non sono stati soddisfatti i bisogni sanitari e di assistenza di molti pazienti che da troppi anni attendono una risposta adeguata”. Per quanto riguarda in particolare gli ultra 65enni, il piano prevede che ogni paziente venga rivalutato dai medici specialisti: se, sulla base dell’evidenza clinica, emergesse la necessità di un maggior accudimento e l’assenza di benefici legati ai percorsi riabilitativi, la risposta sanitaria sarà rimodulata, sulla base di un progetto di cure personalizzate secondo le specifiche esigenze di ciascun paziente. Se questo percorso genererà un risparmio, le risorse saranno utilizzate subito per rispondere a tutti coloro che da anni sono in attesa di un ricovero. “Questo percorso – prosegue la vicepresidente Viale – è stato avviato da anni in altre regioni. Nessuno vuole risparmiare: l’unico obiettivo è garantire una risposta specifica ai bisogni individuali di ciascun paziente, arrivando così – conclude – a garantire l’assistenza necessaria anche a coloro che la attendono da troppi anni”.

Fonte: Regione Liguria