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[REGIONE UMBRIA] BONUS MAMME: “DA OLTRE DUE ANNI LA REGIONE NON RIMBORSA LE SPESE PER L’ASILO NIDO, MA CI SONO FONDI EUROPEI IN…

Il capogruppo regionale di Fratelli d’Italia, Marco Squarta, critica la Giunta regionale per la mancata pubblicazione dei bandi per i contributi alle famiglie per il pagamenti degli asili nido. Squarta, chiedendo l’audizione in Commissione dell’assessore al welfare, richiama l’attenzione sulle difficoltà delle giovani coppie umbre, che “a causa di difficoltà finanziarie rinunciano persino a mettere al mondo bambini”.

(Acs) Perugia, 10 maggio 2017 – “La Regione Umbria non utilizza fondi europei per milioni di euro per sostenere economicamente le rette degli asili nido. Perché politiche di sostegno vengono promosse per andare incontro alle esigenze di extracomunitari che hanno Isee molto bassi mentre le giovani coppie umbre non vengono aiutate?”. Lo chiede il capogruppo regionale di Fratelli d’Italia, Marco Squarta, secondo cui “a risolvere il problema non saranno certo gli 800 euro del bonus mamme dall’Inps”.

Per Squarta, che su questo tema chiede al presidente della Terza Commissione, Attilio Solinas di invitare in audizione l’assessore regionale competente, ci sono “milioni di euro sotto forma di contributi comunitari che potrebbero essere impiegati per andare incontro a tante famiglie che vivono momenti di difficoltà legati al lavoro. Tra questi – insiste – ci sono disoccupati e precari, molti di loro si arrangiano con impieghi instabili che impediscono qualsiasi tipo di progetto a medio-lungo termine. Purtroppo – continua l’esponente dell’opposizione – ci sono coppie che a causa delle difficoltà finanziarie rinunciano persino a mettere al mondo bambini, non sapendo come affrontare le numerose conseguenti spese. Tra cui, appunto, l’asilo nido”.

Per Marco Squarta è dunque “compito della Regione bandire l’avviso pubblico per l’utilizzo di fondi altrimenti inutilizzati. A livello politico da due anni tutto tace. Intanto però le famiglie italiane continuano a soffrire e con difficoltà pagano le rette mensili degli asili nido. Rette che in certi casi arrivano a costare quasi quanto l’affitto di un appartamento. Il rimborso alle famiglie umbre di quanto speso per i servizi dell’infanzia – conclude – è un atto doveroso da parte della Regione. Non c’è più tempo da perdere, sono già passati più di due anni”. RED/as

Fonte: Regione Umbria