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[REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA] Solidarietà: Nimis, l'enologia a sostegno delle opere missionarie

Trieste, 11 mag – Oltre 1500 persone hanno partecipato
domenica scorsa a Nimis (Udine) alla grande festa per
l’imbottigliamento del vino intitolata “Diamo un taglio alla
sete”, l’iniziativa di solidarietà nata undici anni fa grazie a
un gruppo di enologi diplomati all’Istituto Agrario di Cividale e
finalizzata a sostenere i progetti del missionario friulano
fratel Dario Laurencig, che opera da 40 anni nell’arida regione
del Turkana (Kenya) e in altri paesi africani (Uganda e Sud
Sudan).

“Una giornata – ha affermato l’assessore regionale alle Risorse
agricole del Friuli Venezia Giulia, Cristiano Shaurli, presente
all’iniziativa – che tiene splendidamente insieme molte
eccellenze della nostra regione e non solo: la capacità formativa
in agricoltura delle nostre scuole e dell’università, l’amore per
il territorio ed i suoi prodotti, la generosità di imprese,
associazioni e singoli cittadini ed infine ovviamente la
solidarietà che unisce tutto questo grande impegno”.

La manifestazione, che ha registrato la partecipazione di un
pubblico di tutte le età, ha potuto contare sull’apporto di 120
volontari (tra cui una quarantina tra allievi e docenti del
Civiform di Cividale del Friuli).

A completare il quadro una colonna sonora per tutti i gusti
grazie all’intervento, tra gli altri, del gruppo di ottoni de Gli
Splumats, dei gruppi corali Sand of Gospel di Lignano Sabbiadoro
e St. Lucy Gospel Choir di Prata di Pordenone, degli Yerba
Project e degli Estaciòn Sur.

Anche quest’anno è stato possibile imbottigliare (in totale, tra
bianco e rosso) 3.200 bottiglie che verranno distribuite in
cambio di offerte destinate alle opere di fratel Dario Laurencig.
Da evidenziare che il prodotto è “a costo zero”. Oltre al vino,
infatti, alcuni generosi supporters hanno offerto tutto
l’occorrente: bottiglie, tappi, capsule, etichette, scatole e
cassette, compreso il confezionamento effettuato come da
tradizione dall’unità mobile del centro di riferimento enologico
di Giuseppe Lipari.

E proprio Lipari (un benemerito della vitivinicoltura friulana,
che nel 1976 ha creato per primo in Italia un impianto mobile di
imbottigliamento) ha ricevuto una speciale bottiglia
commemorativa che gli è stata consegnata da Alessandro De Marchi,
il campione di ciclismo denominato “il rosso di Buia”, il quale
ha accolto con entusiasmo il ruolo di “testimonial”
dell’associazione (nata lo scorso anno)”Diamo un taglio alla sete
Fvg onlus”. Un’altra bottiglia speciale è stata consegnata a
Luciana Bon, vedova di Marco Zilio, l’imprenditore di Corno di
Rosazzo deceduto a seguito di un incidente nel dicembre scorso.
Insieme all’amico Carlo Natali, nel 2015 Zilio si era recato in
Kenya, realizzando un filmato che è una appassionata
testimonianza delle attività (pozzi e non solo) svolte da Fratel
Dario a favore delle popolazione del Turkana.

Alla buona riuscita della festa – che dopo tanti anni può ormai
contare su un’organizzazione più che collaudata – hanno
contribuito tra gli altri gli alpini dei gruppi ANA di Tricesimo
e di Nimis e i volontari della Croce Rossa Italiana (sezione di
Tarcento).

Per informazioni su come poter trovare le bottiglie di “Diamo un
taglio alla sete” edizione 2017 e partecipare così all’iniziativa
di solidarietà si può visitare il sito Internet
www.diamountaglioallasete.org.
ARC/com

Fonte: Regione Friuli Venezia Giulia