I consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle, Andrea Liberati e Maria Grazia Carbonari, hanno presentato un’interrogazione urgente (question time) alla Giunta dal titolo “Sae in ritardo, Cas in ritardo, strade chiuse: lo stato è assente, ma vuole colpire le casette fai da te con cui i terremotati hanno affrontato l’inverno? Necessarie deroghe temporanee sul modello post sisma 1997â€.
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(Acs) Perugia, 16 maggio 2017 – I consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle, Andrea Liberati e Maria Grazia Carbonari, hanno presentato un’interrogazione urgente (question time) alla Giunta dal titolo “Sae in ritardo, Cas in ritardo, strade chiuse: lo Stato è assente, ma vuole colpire le casette fai da te con cui i terremotati hanno affrontato l’inverno? Necessarie deroghe temporanee sul modello post sisma 1997â€.
Con l’atto i consiglieri pentastellati domandano “se la presidente della Regione Umbria intenda utilizzare i poteri commissariali sul modello di quanto fatto nel post sisma 1997-1998, per accordare deroghe temporanee, fino alla fine dell’emergenza e con divieto di sublocazione, in favore dei tanti cittadini che, in vista del crudo inverno dell’Appennino, con grande sacrificio e a proprie spese, hanno ineluttabilmente fatto da sé, installando casette e allacciandole ai servizi. Un gesto non sanzionabile perché teso a tutelare la vita umana, colmando la plateale e immorale assenza di uno Stato che ha solo favorito lo spopolamento della montagna, anziché difendere le comunità , la loro cultura, la loro storia, le loro radici, il tessuto produttivo localeâ€.
Nell’interrogazione Liberati e Carbonari elencano le problematiche che secondo loro colpiscono la gestione post terremoto: “le lacune dello Stato, sia nella gestione della gara Consip per le 18mila soluzioni abitative emergenziali (Sae), sia nella fase successiva di effettiva realizzazione; i gravi ritardi nell’esecuzione delle Sae; i subappalti dei subappalti, con pessima sorpresa finale per i veri costruttori come la Vipal di Ferentillo; i clamorosi ritardi nell’erogazione del contributo autonoma sistemazione (Cas), senza che Stato/Regione abbiano provveduto a legiferare o, comunque, a provvedere ai fini di un rapido disbrigo delle pratiche per i residenti nei Comuni interessati; le numerose strade ancora chiuse verso le Marche, senza che sia nota una credibile data di riapertura delle medesime; le strutture ricettive finora pagate solo parzialmente, a fronte dell’ospitalità doverosamente manifestata agli sfollati; i ritardi nell’erogazione dell’indennità una tantum di 5mila euro per le attività sospese all’interno del cratere; le macerie mai rimosse, i dubbi sulle cave, la ricostruzione al paloâ€. RED/dmb
Fonte: Regione Umbria