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Firenze Donella Verdi (Frs): Anche per i nidi e la scuola, soltanto tagli e regali ai privati

“L’Assessora Giachi – replica la consigliera di Firenze Riparte a Sinistra Donella Verdi – scarica sui sindacati la questione della precarizzazione e delle peggiori condizioni salariali e normative delle lavoratrici e dei lavoratori nei servizi educativi in appalto, sostenendo che l’Amministrazione comunale non è depositaria della responsabilità delle politiche del lavoro sul territorio nazionale, ma è responsabilità dei sindacati che firmano i contratti.

L’assessora dimentica però di dire che le cooperative cui sono affidati i servizi educativi attraverso l’appalto non possono applicare i contratti della scuola, perché questa figura professionale non è prevista per le cooperative.

Quindi chi genera precarietà e peggiori condizioni lavorative è chi decide di esternalizzare sapendo che le cooperative non possono applicare quel contratto.

L’Assessora aveva detto, appena pochi giorni fa in un’intervista, che non ci sarebbero state più esternalizzazioni e invece ci troviamo, oltre a un altro asilo nido appaltato, altre tre scuole dell’infanzia.

Prima la scusa era il turn over, ora sono ritornati ad essere i costi, anche se, come dimostrano i dati, questo non è vero.

E’ vero invece che si continuano a spendere soldi pubblici in favore di un servizio educativo pubblico gestito da privati.

La Comunità Europea prevede che ci siano, tra gli standard per il buon funzionamento dei servizi scolastici ed educativi, un adeguato titolo di studio e un’adeguata retribuzione e invece ci troviamo davanti lavoratrici e lavoratori precarizzati, pagati meno e con meno diritti in confronto a chi svolge la stessa attività lavorativa in ambito pubblico.

C’è una norma appositamente fatta per le amministrazioni pubbliche, al fine di mantenere qualità e continuità educativa, che abbatte il turn over e che l’Amministrazione comunale continua a ignorare.

C’è a disposizione del personale selezionato con un apposito concorso, con graduatoria tuttora valida, con una professionalità maturata negli anni, ma che continua ad essere assunto con contratti a tempo determinato.

Ma tutto questo per l’Amministrazione comunale non conta, non lo ritiene un suo problema. Come non ritiene un suo problema spendere soldi pubblici per favorire la gestione privata e lo smantellamento progressivo dei servizi educativi pubblici, lasciandoli sopravvivere in misura residuale.

Oggi sono scese in piazza educatrici e insegnanti per ribadire che adesso non ci sono più scuse: assumere si può e si deve!

E proseguire invece sulla strada delle esternalizzazioni è una chiara e precisa scelta politica dell’Amministrazione, a cui non interessa investire nella scuola pubblica e nei nidi, così in questo modo li riporta a tempi che pensavamo ormai di avere alle spalle: a luoghi di mera assistenza e sorveglianza per i bambini e le bambine, mentre delega e consegna ai privati un servizio pagato con soldi pubblici e con costi superiori alla gestione diretta.

E tutto questo – conclude Donella Verdi – rischia di vanificare quelle esperienze e quelle professionalità che hanno rappresentato un modello di eccellenza per Firenze”. (s.spa.) 

Fonte: Comune di Firenze