Press ESC to close

PORCARI “L’arroganza del sindaco del comune di Capannori”

CAPANNORI – Nella seduta di Consiglio Comunale del 31 maggio scorso, in termini al quanto imprevisti, è apparsa la proposta di delibera numero 68/2017 avente per oggetto: “Modifiche statutarie della società Aquapur multiservizi spa”; doveva essere approvato il prolungamento di durata della società Aquapur sino al 31 dicembre 2050, salvo proroga o anticipato scioglimento deliberato dall’assemblea dei soci, per consentire l’effettiva realizzazione degli investimenti programmati e in particolare l’ampliamento dell’impianto di depurazione di Casa del Lupo.
Come è noto, Aquapur Multiservizi Spa è una società partecipata a prevalente controllo pubblico, 60,40% (comuni di Capannori, con la maggioranza 34,915%, Altopascio, Montecarlo, Porcari) e la parte privata il restante 39,60%.

 

Il suddetto intervento, senz’altro condivisibile e di prioritaria importanza, è stato però deciso da attuarsi “con i soli finanziamenti della parte privata” circa 21 milioni di euro. Quello che ci preoccupa e che in commissione la minoranza aveva sottolineato una nota, inviata da Aquapur alle aziende utenti, ove si comunica in termini a nostro parere ricattatori, che il CDA della società in data 27 aprile scorso, ha approvato un nuovo contratto, il quale prevede che ogni azienda utente debba anticipare un corrispettivo, pari ad una annualità di depurazione, calcolata sulla media aritmetica degli importi relativi degli ultimi tre anni. Non solo, si comunica pure a quelle aziende che non ottemperassero subito sottoscrivendo il contratto di somministrazione per i servizi di depurazione, l’immediata applicazione di una maggiorazione del 33% per sempre sulla tariffa. Ci rendiamo conto di cosa comporti tutto questo sul piano finanziario ed economico per un azienda medio-piccola, in ogni caso strozzata o dall’anticipo di un annualità o da una maggiorazione esosa al limite dell’usura? Ricordiamo che non tutte le aziende sono multinazionali.

 

Forse non ci rendiamo conto di quanti posti di lavoro vengono messi a rischio con la richiesta di una annualità anticipata della depurazione. Era stato garantito all’intera opposizione che detta questione sarebbe stata nuovamente affrontata in una commissione convocata ad hoc su richiesta scritta e protocollata, ebbene tutto ciò è stato disatteso e con la solita arroganza ci siamo trovati la pratica in Consiglio Comunale del 31 maggio scorso. Volevamo proporre una dilazione di pagamento per coloro che non potessero far fronte all’anticipo dell’annualità ma non siamo nemmeno stati considerati.

 

Pertanto l’intera opposizione consiliare si è rifiutata di appoggiare questo modus operandi e ha deciso di abbandonare l’aula e lasciare la decisione di approvare la pratica alla maggioranza di sinistra, coerente solo nel disattendere i suoi principi”.

 
Mauro G. Celli
Daniele Lazzareschi
Pio Lencioni
Simone Lunardi
Giovanni Marchi
Giada Martinelli
Anthony Masini
Renato Pini
Paolo Rontani

Fonte: Lo Schermo