La riqualificazione, il recupero e la messa in sicurezza di molte scuole comunali e provinciali del nostro territorio passano da un accordo tra enti pubblici e privati che punta a riqualificare gli edifici scolastici e gli impianti sportivi ad essi collegati in base alle indicazioni dei singoli Comuni (referenti per le scuole elementari e medie) e della Provincia di Lucca che gestisce gli immobili di 44 scuole superiori sul territorio. Sul piatto ci sono che rappresentano la per gli investimenti previsti in futuro e a cui contribuiranno tutti i soggetti che aderiscono al protocollo d’intesa. L’accordo in questione è stato siglato oggi – lunedì 5 giugno – a Palazzo Ducale, dal presidente della Luca Menesini (anche in qualità di sindaco di ), dal primo cittadino del Alessandro Tambellini, dal sindaco di Alberto Baccini, dal vicensindaco di Caterina Campani, dall’assessore del Stefano Natali e dal sindaco di Riccardo Tarabella. Aderiscono all’accordo anche i Comuni die Presente nell’occasione anche Marcello Bertocchini, presidente della che avrà un ruolo fondamentale nello sviluppo degli accordi sottoscritti. Il progetto prende spunto, in particolare dalla potenzialità di richieste (e quindi di investimento) del territorio all’epoca del bando della Fondazione CRL il cui fondo a disposizione ammontava a 20 milioni di euro quando il ‘pacchetto’ di richieste di contribuzione era molto superiore. Quindi da un’esigenza evidente sul fronte dell’edilizia scolastica e degli impianti sportivi, molti dei quali sono stati realizzati molti anni fa e necessitano di interventi di adeguamento, messa in sicurezza (anche antisismica), riqualificazione energetica e funzionale, messa a norma.La finalità principale del protocollo è quella di aumentare la dotazione di risorse economiche da mettere a servizio del territorio e, in particolare, degli edifici scolastici che non sono stati ancora oggetto di ristrutturazioni e riqualificazioni da parte della Provincia e dei Comuni. Un obiettivo da raggiungere attraverso la costituzione di un da (società di gestione del risparmio del Ministero dell’economia e delle finanze) che potrebbe avvalersi di un contributo in conto capitale a fondo perduto da parte della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca. Con la costituzione di Invimit, il Ministero dell’economia e della finanza ha messo in campo uno strumento di finanza immobiliare innovativo per contribuire allo sviluppo e alla valorizzazione del patrimoni immobiliari pubblici. La finalità è quella della rigenerazione urbana e territoriale e della riduzione del debito pubblico. Al protocollo odierno, in realtà , si è arrivati dopo una serie di incontri preparatori a partire dall’ottobre del 2016 attraverso i quali Invimit ha presentato a Provincia, Comuni e Fondazione CRL le possibilità esposte, e a cui sono seguiti poi riunioni di approfondimento, analisi tecniche ed economiche che hanno portato ad una preliminare e positiva valutazione del progetto. Va specificato che la sottoscrizione dell’attuale protocollo non vincola i Comuni alla successiva obbligatoria adesione che diverrà però vincolante dopo l’approvazione definitiva del progetto e del piano finanziario correlato. Da parte sua Invimit dovrà esprimersi prima con una manifestazione di interesse non vincolante e dopo con una delibera vincolante che determinerà con precisione le risorse dedicate al progetto, mentre a sua volta la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca dovrà deliberare l’ammontare del fondo dedicato al progetto stesso.. L’accordo siglato rappresenta il primo passo ufficiale che sancisce l’avvio del procedimento di formazione dello strumento finanziario finalizzato agli investimenti sulle scuole. Il passo successivo sarà – da parte di Provincia e Comuni – quello della mappatura degli interventi da rappresentare ad Invimit. Entro fine luglio Invimit dovrà approvare una predelibera con i valori economici di dettaglio. La Provincia di Lucca, individuato come ente capofila, si occuperà sia della procedura ad evidenza pubblica per la selezione dell’operatore privato che gestirà lo strumento finanziario, sia del coordinamento operativo e del raccordo tra i professionisti incaricati con gli enti locali, con Invimit, con la Fondazione Cassa e gli altri soggetti. I Comuni, dal canto loro, dovranno sia comunicare il loro fabbisogno finanziario e individuare un tecnico interno referente che seguirà l’iter in raccordo con la Provincia. I progetti di riqualificazione che saranno ammessi a finanziamento, secondo il cronoprogramma stilato da Invimit, potranno diventare cantierabili a partire dal 2018. Gli enti locali cominceranno a versare i canoni di contribuzione al soltanto dopo il collaudo delle opere realizzate. Investimenti Immobiliari Italiani Sgr S.p.A. è una società di gestione del risparmio del Ministero dell’Economia e delle Finanze che ha ad oggetto la prestazione del servizio di gestione collettiva del risparmio realizzata attraverso la promozione, l’istituzione, l’organizzazione e la gestione di fondi comuni di investimento immobiliare chiusi, l’amministrazione dei rapporti con i partecipanti, la gestione del patrimonio di fondi comuni di investimento di propria o altrui istituzione e di altri organismi di investimento collettivo, italiani ed esteri, ivi comprese le funzioni di natura amministrativa, nonché la gestione di fondi immobiliari. Invimit Sgr, istituita nel marzo 2013, è stata autorizzata a fornire il servizio di gestione collettiva del risparmio, con provvedimento Banca d’Italia dell’8 ottobre 2013, ed è iscritta al n. 305 dell’albo delle SGR. Secondo quanto previsto dagli artt. 33 e 33-bis del Decreto Legge 98/2011, Invimit Sgr può operare sia tramite c.d. “Fondi di Fondiâ€, investendo in fondi target istituiti dagli Enti Territoriali, come anche in qualità di promotore e gestore di Fondi immobiliari diretti finalizzati a ridurre il debito pubblico e a generare economie di scala sul territorio, favorendone, anche lo sviluppo. La missione di Invimit Sgr è, dunque, sintetizzabile nella volontà di contribuire positivamente allo sviluppo e alla valorizzazione dei patrimoni immobiliari pubblici, sia attraverso la leva urbanistico-edilizia che perseguendone una più ampia e profonda rigenerazione, anche sul piano del risparmio energetico e della riduzione dell’impatto sull’ambiente. Sul piano operativo, al fine di perseguire la missione affidatale, sono stati, in prima battuta, individuati due principali ambiti tematici di intervento: quello riferito alla rigenerazione del patrimonio scolastico e quello relativo alla riqualificazione energetica e alla ottimizzazione degli utilizzi degli immobili pubblici.