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[REGIONE EMILIA ROMAGNA] Agricoltura: più aiuti ai giovani, sostegno alla filiera agroalimentare, strumenti contro i rischi climatici

Presentata a Bologna la proposta di modifica del regolamento Omnibus e la svolta richiesta all’Unione europea

LattugaMeno burocrazia e meno vincoli produttivi per le aziende; più aiuti ai giovani per favorire il ricambio generazionale nei campi; rafforzamento dei produttori agricoli nella filiera agroalimentare; più strumenti per la gestione dei rischi climatici e creazione di una rete di sicurezza contro le crisi di mercato.

Sono queste le principali proposte di modifica della Pac (Politica agricola comunitaria), contenute nel regolamento “Omnibus” nell’ambito della revisione del bilancio pluriennale della Ue, illustrate oggi a Bologna da Paolo De Castro, primo vicepresidente della Commissione Agricoltura dell’Europarlamento e dal presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini. All’incontro ha partecipato anche l’assessore regionale all’Agricoltura, Simona Caselli.  

Regolamento “Omnibus” della Commissione europea 
Nell’ambito della revisione di metà percorso del bilancio pluriennale della Ue, la Commissione europea ha proposto un regolamento “Omnibus” che contiene disposizioni per molti settori delle politiche europee, tra cui modifiche ai regolamenti della riforma della Pac approvata nel 2013. Il Parlamento europeo ha cercato di approfittare di questo atto legislativo che, aprendo a tutti i regolamenti di base della politica agricola comune (aiuti diretti, sviluppo rurale, Ocm e finanziamento), potrà dare la possibilità di migliorare e risolvere le principali problematiche che gli agricoltori europei hanno riscontrato nei primi anni di applicazione della nuova Pac. La relazione De Castro-Dess sulla parte agricola del cosiddetto regolamento “Omnibus” della Commissione di Bruxelles, è stata approvata la scorsa settimana dalla Commissione bilancio del Parlamento Ue senza alcuna modifica rispetto al testo licenziato in prima battuta dalla Commissione Agricoltura. Il prossimo 5 luglio iniziano i confronti (triloghi) con Commissione e Consiglio che dovrebbero concludersi il 12 ottobre. Questo consentirà di votare la relazione in Plenaria entro la fine dell’anno in modo da rendere le modifiche applicabili sin dal 1^ gennaio 2018. 

Al centro giovani e “greening”
Semplificazione per gli agricoltori under 40 nell’accesso agli aiuti per il primo insediamento, anche con un innalzamento dei finanziamenti, diritti di prelazione per gli impianti viticoli previsti nell’Organizzazione comune dei mercati (Ocm) e spazio alle pratiche “verdi” con il riconoscimento non solo delle aziende biologiche ma anche di quelle che applicano misure agro-ambientali previste nei Piani di sviluppo rurale. 
Sono tra i punti principali del testo che prevede anche misure per promuovere, sia nel “greening” che negli aiuti accoppiati, le colture azoto-fissatrici (leguminose, come la soia) sia per il ruolo positivo che svolgono per la fertilità dei suoli, sia per ridurre la dipendenza dalle importazioni di proteine vegetali per la mangimistica. 
 Un’altra novità riguarda i prodotti di qualità e le certificazioni di origine: i benefici derivanti dalla partecipazione a regimi Dop, Igp o Stg saranno estesi i anche a coloro che li hanno adottati prima dell’entrata in vigore della norma nello sviluppo rurale, colmando così un vulnus che ad oggi rischia di discriminare coloro che sono partiti prima su questa strada. Per quanto riguarda i piccoli agricoltori, il limite per accedere ai contributi passa dai cinque ettari attuali ai dieci, e fino a 2500 euro rispetto agli attuali 1250. Sull’agricoltura biologica il regolamento interviene ampliando il sostegno previsto dai Psr non solo per ettaro, ma anche per unità di bestiame. 

Misure di mercato, la “rete di sicurezza” contro le crisi e per rafforzare la posizione degli agricoltori nella filieraarchivio Agenzia di informazione e comunicazione Giunta regionale
Tra le novità, da segnalare l’estensione delle misure del pacchetto latte dopo il 2020 e a tutti i settori, inclusa la possibilità di interventi straordinari in caso di crisi per incentivare, se necessario, la riduzione della produzione a livello Ue. Si rafforza la posizione degli agricoltori nella filiera, dando maggiori prerogative alle Organizzazioni professionali, in particolare su formazione, prevenzione dei rischi e accesso ai mercati terzi. Nuove regole sono previste per contrastare le pratiche commerciali sleali e gestire la concorrenza. 


Gestione del rischio: come attenuare l’impatto di eventi climatici e crisi improvvise
Per la prima volta, gli Stati membri potranno cambiare, al massimo una volta l’anno, la destinazione degli aiuti accoppiati dei pagamenti diretti, indirizzandoli verso settori in crisi. Inoltre la soglia di perdita di reddito che innesca il ricorso a strumenti di gestione del rischio viene abbassata al 20% (invece del 30%) per tutte le misure. Sono individuati parametri chiari e condivisi sulla misurazione dei redditi per l’accesso al sostegno pubblico agli strumenti di gestione del rischio. 

Fonte: Regione Emilia Romagna