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[REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA] Welfare: Serracchiani, semplificare procedure invalidità civile

Udine, 9 giu – Il passaggio di competenza esclusiva all’Inps
per la valutazione dell’invalidità civile nelle province di
Pordenone e Gorizia ha prodotto un dimezzamento dei tempi per la
procedura che si è conclusa in media in 50 giorni (la legge
nazionale impone che il procedimento non superi i 120 giorni).

Il dato è stato diffuso dal direttore centrale dell’Inps, Rocco
Lauria, al convegno organizzato dall’Anmic-Associazione nazionale
mutilati e invalidi su “Invalidità civile, Convenzione Onu e
normativa nazionale: criticità e proposte di riforma dei criteri
di accertamento”, a cui è intervenuta la presidente della
Regione, Debora Serracchiani.

Per Lauria “il modello di un’unica Commissione valutativa rende
queste due province del Friuli Venezia Giulia da due anni un
modello di efficienza unico in Italia: sarebbe importante
estenderlo, anche perché permette notevoli risparmi di risorse
che possono essere reinvestite nei fondi per la disabilità“.

Nel corso del convegno, introdotto dal presidente regionale di
Anmic, Roberto Trovò, è stato sottolineato come il riconoscimento
da parte delle istituzioni della sussistenza dei requisiti per
l’accesso ai benefici dell’invalidità civile, rischia di eludere,
se il procedimento amministrativo risulta troppo lungo, risposte
necessarie.

“L’accertamento è un momento molto delicato per la persona con
disabilità ma è oggi un processo complesso, che trova ragione
nell’esigenza di gestire correttamente le risorse comuni e
rappresenta il risultato della pluridecennale stratificazione
normativa con la quale in momenti storici successivi si è tentato
di ovviare alle criticità e alle lacune del riconoscimento
effettivo dei diritti delle persone con disabilità“, ha ricordato
Serracchiani, ringraziando l’Anmic per aver organizzato un
momento di studio e confronto su di un momento così cruciale
nella vita delle persone con disabilità.

La presidente ha auspicato che la discussione tecnica possa
fornire elementi per la semplificazione del processo di
accertamento e “quindi tradursi in una riduzione delle barriere
di accesso ai benefici e in ultima analisi in una maggiore
garanzia dei diritti delle persone con disabilità“.

In Friuli Venezia Giulia, ha ricordato Trovò, sono circa 35 mila
gli invalidi civili “e sono in costante aumento, mediamente del
10 per cento annuo”.

Un dato, quello anagrafico, che è stato richiamato anche nella
relazione di Lauria. “Nel 2060 gli ultrasessantacinquenni si
prevede raggiungeranno quota 20 milioni e, dal momento che
l’invalidità colpisce mediamente proprio questa fascia di
popolazione, anche la spesa per questo settore si alzerà
esponenzialmente”.

Questo in un quadro che vede comunque l’Italia tra gli Stati
europei che investe maggiormente in questo settore del welfare
(1,8% del Pil rispetto alla media europea del 1,6). Le
prestazioni erogate Inps nel 2016 sono state oltre 3 milioni e
400 mila, di cui 2 milioni circa sono rappresentate da indennità
di accompagnamento (per una spesa di 17 miliardi). I beneficiari
nel 2016 sono stati 3 milioni, per un totale di 19 miliardi di
euro di trasferimenti monetari erogati.

Inps ha, tra l’altro, in gestione un programma sperimentale che
integrerà economicamente e con ulteriori servizi presso gli
Ambiti l’indennità di accompagnamento: una misura che nel 2018
raggiungerà 30 mila cittadini con un costo di 300 milioni, ha
reso noto Lauria.

ARC/EP

Fonte: Regione Friuli Venezia Giulia