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PORCARI Confcommercio guarda al futuro: “Un sistema più equo e semplice”

LUCCA – Tradizionale assemblea annuale dei soci di Confcommercio Imprese per l’Italia – Province di Lucca e Massa Carrara, martedì sera, nel suggestivo e inedito scenario a cielo aperto dell’atrio di Palazzo Sani, sede lucchese dell’associazione. Diverse decine gli imprenditori intervenuti, in rappresentanza di tutti i territori di appartenenza dell’associazione stessa (Lucchesia, Valle del Serchio, Versilia, Massa Carrara): momento più atteso, la consueta relazione del presidente Ademaro Cordoni.

 

Presidente Cordoni, un bilancio degli ultimi 12 mesi.

“Le sfide e i problemi sono stati e continuano ad essere molti, ma nell’ultimo anno stanno pervenendo anche segnali di fiducia per la nostra associazione. Mi sia consentito di ringraziare il direttore Rodolfo Pasquini, a nome dell’intera struttura, per l’importante e proficuo lavoro svolto in questi ultimi dodici mesi che – soprattutto nei settori del marketing associativo e del credito – ha prodotto numeri tali da collocare la nostra associazione ai primissimi posti per produttività in Toscana e non solo. L’augurio è di trasformare questi risultati in un punto di partenza”.

 

Una delle battaglie più importanti sostenute dall’associazione in questo periodo è stata quella sugli accorpamenti delle Camere di Commercio. Soddisfatto del risultato ottenuto?

“Nel contesto di una riforma a nostro avviso negativa – certamente subita e non voluta -, Confcommercio ha lottato con caparbietà per creare una alleanza con Massa Carrara, al fine di evitare macro accorpamenti con province lontane da noi sia dal punto di vista geografico che da quello della conformazione imprenditoriale. Una volta deciso l’accorpamento a tre fra Lucca, Pisa e Massa Carrara, Confcommercio ha portato avanti febbrili trattative per far sì che la sede centrale della nuova Camera avesse sede in provincia di Lucca, contrariamente alle indicazioni che la assegnavano invece – per questioni numeriche – a Pisa. Risultato ottenuto: la sede centrale della nuova Camera di Commercio sarà a Viareggio. Ci tengo a precisare e ribadire inoltre come Lucca e Carrara non perderanno le loro attuali sedi, che manterranno inalterati i rispettivi servizi”.

 

Si vota o si è votato in diversi territori per le elezioni comunali: cosa si aspetta Confcommercio dalle nuove amministrazioni?

“Abbiamo seguito e seguiamo tutt’ora con la massima attenzione gli sviluppi elettorali. E ne sono chiara dimostrazione i due incontri organizzati e moderati direttamente dalla nostra struttura tenutisi con i due candidati sindaco di Porcari e con gli otto candidati sindaco di Lucca. Incontri per i quali ringraziamo i candidati ma – bene precisarlo – durante i quali ai vari candidati sono stati sottoposti quesiti e temi che giudichiamo di fondamentale importanza. E per i quali, di conseguenza, ci aspettiamo risposte concrete dalle nuove amministrazioni comunali, a prescindere dal colore politico di appartenenza”.

 

Venendo ai temi nazionali: vicenda voucher, cosa ne pensa?

“Vicenda paradossale, dove a nostro avviso il merito è stato tralasciato e ha prevalso invece lo scontro ideologico sui fatti: anziché intervenire sugli abusi, i voucher sono stati cancellati con un colpo di spugna. Siamo d’accordo con l’intervento del Governo per regolare il lavoro occasionale, ma la soluzione parziale – vittima di troppe mediazioni – temiamo non colpisca il bersaglio. L’attuale stato delle cose penalizza soprattutto le piccole imprese, che di certi strumenti hanno invece assoluto bisogno”.

 

Il turismo è da sempre un cavallo di battaglia di Confcommercio.

“Vero, in particolar modo della nostra associazione, che lo considera da anni come l’unico vero traino dell’economia locale. In questo senso, l’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri del piano strategico per il turismo è senza dubbio un provvedimento importante che ha visto anche il contributo di Confcommercio. Ci sono nodi vecchi da sciogliere, ma anche nuove rivoluzioni da portare avanti come ad esempio il Testo Unico del turismo della Regione Toscana, che assegna ai Comuni capoluogo di provincia la regia del settore. E questo rappresenta per Lucca e Massa opportunità straordinarie da non disperdere”.

 

A chiudere, una riflessione sulla questione fiscale: il ministro Calenda ha detto che l’Iva non aumenterà.

“Siamo contenti delle rassicurazioni del ministro, visto che stiamo parlando di un tema non trattabile. L’aumento dell’Iva ridurrebbe infatti ancor di più e in modo drastico i consumi, incrementando la pressione su famiglie e imprese e penalizzando i redditi più bassi. Certo, sappiamo bene che la questione sia solo la punta di un iceberg. Il nostro è un sistema fiscale oneroso, complesso, ingiusto. Servono invece semplicità ed equità, in modo da assicurare stabilità e certezze attraverso un sistema che si giustifichi nei costi e sia comprensibile per gli imprenditori”.

Fonte: Lo Schermo