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[ALTOPASCIO] Operazione Starlight: presi due latitanti


LUCCA. Arrestati due dei componenti la banda di romeni che, nel corso della
vasta operazione dei Carabinieri del comando provinciale di Lucca denominata “Starlight”
  che si è svolta lo scorso 7 febbraio in Toscana ed Emilia Romagna, erano sfuggiti alla cattura.


Si tratta di Nelu Angheluta, ventiquattrenne, pregiudicato e di Florin Susnea, quarantottenne, pregiudicato, entrambi senza fissa dimora, nei cui confronti era stata emessa un’ordinanza di custodia cautelare in carcere in quanto accusati di “associazione a delinquere finalizzata alla commissione di reati contro il patrimonio”, per una pluralità di furti con scasso commessi ai danni di centri commerciali, ipermercati, concessionarie di auto, negozi e ditte di vario genere.

Nelu Angheluta
Nelu Angheluta

Florin Susnea
Florin Susnea


Complessivamente  vennero arrestate dai Carabinieri del nucleo investigativo del reparto operativo di Lucca 19 persone (11 in esecuzione di misure restrittive in carcere ed 8 in flagranza di furto aggravato), 2 sottoposte all’obbligo di dimora e altre 6 denunciate per ricettazione. Gli stessi sono stati individuati e bloccati, poiché colpiti da mandato di arresto europeo, nel loro paese di origine ove si erano rifugiati e, grazie alla collaborazione intercorsa tra l’Arma ed il servizio di cooperazione internazionale Interpol, sono stati estradati in Italia a bordo di un aereo proveniente da Bucarest e associati in carcere.


Il nome “Starlight” dell’operazione, partita dalle “spaccate” al negozio “Trony” di Pietrasanta, al “Mercatone Uno” e all’ipermercato “Conad” di Altopascio, deriva dal soprannome di uno dei principali soggetti arrestati, Costel  Bordeianu   che svolgeva un ruolo di primissimo piano in seno all’organizzazione e al fatto che la banda entrava in azione sempre di notte, con la “luce delle stelle”. Proprio Bordeianu, insieme  ad altri due rumeni, la sera del 20 febbraio 2017, qualche giorno dopo la cattura, si era reso protagonista della
rocambolesca fuga
dal carcere fiorentino di “Sollicciano”, che si era poi conclusa con la
cattura
dei tre nel giro di alcuni mesi.


Da evidenziare la professionalità e la rapidità dell’azione dei vari membri dell’organizzazione, in ciascuno dei colpi messi a segno: sempre muniti di guanti e col viso coperto, utilizzando attrezzi da scasso (picconi, cesoie, grossi martelli a loro disposizione), impiegando in media un minuto e mezzo dall’arrivo sul posto, allo sfondamento, alla fuga con la refurtiva, come documentato dalle immagini delle telecamere.


Gli articoli “preferiti” dalla banda erano gioielli, telefoni cellulari, tablet, auto di grossa cilindrata (Audi, Mercedes), veicoli commerciali (furgoni, autocarri) che venivano rubati non ancora immatricolati, direttamente nelle concessionarie e venduti all’estero per un valore complessivo accertato di oltre 650mila euro, refurtiva che per un valore superiore ai 250mila  euro, era stata recuperata dai Carabinieri e restituita ai legittimi proprietari (tra cui 4 furgoni e 4 autovetture tutti ancora da immatricolare).

 

Fonte: Il Tirreno