“Alla questione futuro del presidio socio sanitario di Santa Rosa avremmo voluto che corrispondesse un percorso partecipativo vero, fatto dalla cittadinanza , con le aspettative che i cittadini vogliono da un’amministrazione attenta ai bisogni quotidiani . E invece l’informazione e la partecipazione arriva sempre alla fine, non completa, e quando i “giochi sono già fatti”.
Dal 2013 questa situazione non trova una soluzione congrua e coerente con quelle che sono le reali necessità dei cittadini . Anche in Regione i nostri portavoce hanno provato a far desistere l’Amministrazione da un percorso improduttivo, che prima voleva l’alienazione dell’immobile , poi la promessa di una realizzazione a Montedomini di un presidio socio sanitario a dotazione completa mantenendo comunque un presidio a dotazione media per Santa Rosa.
Adesso l’Amministrazione fa un accordo per trasferire gli uffici dell’Assessorato alla salute della Regione nei locali di Santa Rosa , riducendo gli spazi ( da 7000 a 1000 mq. circa) e i servizi erogati . Trasferendo alcuni servizi altrove, ma dove?.. e pochi o tanti che siano sono tutti servizi importanti .
Le alternative c’erano, come quella di utilizzare altre strutture del comune o della Regione , così come alternative che anche i comitati avevano da proporre , ma ascoltati sempre poco e solo in parte.
Alla sicura replica che farà l’Amministrazione sul fatto dei costi e della delocalizzazione sul territorio rispondiamo che i costi non si misurano solo in esborsi economici immediati , ma soprattutto in ritorni economici nel medio lungo termine. Qual’è la ricaduta economica se tolgo servizi e li sposto in zone decentrate con minore accessibilità e fruibilità (anche come mezzi di trasporto), rispetto a Santa rosa? ; tra l’altro in quelle strutture che dovrebbero recepire i nuovi servizi siamo sicuri che i carichi di lavoro non siano già enormi?.
Non sarà mica un’altra forma per esternalizzare i servizi essenziali dal pubblico al privato? Noi pensiamo e speriamo di no, perchè i servizi socio sanitari sono tutti necessari importanti e non demandabili a strutture private , anche se in convenzione (che poi graverebbero sulle spalle dei cittadini).
Allo stato attuale dei fatti il presidio socio sanitario di Santa Rosa , con le opportune modifiche, rimarrebbe la scelta migliore per la cittadinanza e l’Amministrazione, ma quest’ultima non vuol capire quali sono le esigenze dei cittadini e purtroppo non vuole che i cittadini possano riprendersi in mano la sovranità di effettuare e porre in essere scelte che vanno a vantaggio di tutta la collettività .
Siamo pertanto contrari al ridimensionamento del presidio socio sanitario di Santa Rosa, ma soprattutto vogliamo che la parola e le decisioni ritornino in mano ai cittadini nel pieno rispetto di quello che è un vero percorso partecipativo dove tutti possono fare proposte per un futuro migliore di questa nostra città “. (fdr)
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A firma di tutti i consiglieri dei quartieri e del comune di Firenze
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Fonte: Comune di Firenze