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Firenze Trombi, Grassi e Verdi (Firenze Riparte a Sinistra): “Delibera sul regolamento del gioco d’azzardo: un’occasione persa per l’arroganza del PD”

“Oggi abbiamo presentato una delibera per modificare il regolamento comunale per le sale giochi l’installazione di apparecchi da gioco: era una proposta – sottolineano i consiglieri di Firenze Riparte a sinistra Giacomo Trombi, Tommaso Grassi e Donella Verdi – che giaceva da molti mesi in attesa di un parere, e sulla quale avevamo espresso la volontà di collaborare con la maggioranza per trovare un testo condiviso, efficace e che affrontasse, con i pochi strumenti che le amministrazioni locali hanno a disposizione, il grave problema del gioco d’azzardo. Purtroppo, invece di lavorare insieme sul nostro testo, il PD ha scelto come al solito di rinunciare al confronto in consiglio, e di andare avanti in solitaria con una proposta di giunta che è stata presentata nelle sue linee generali, ma che ancora nessuno ha visto.

La nostra proposta verteva su tre assi principali: includere nel regolamento anche tutti gli esercizi che, pur non praticandola come attività prevalente, dispongono di spazi per il gioco d’azzardo con vincite in denaro; investire con risorse umane e finanziarie nel terzo settore, andando a supportare tutti i soggetti che si occupano di problematiche che riguardano il settore; responsabilizzare gli esercenti che hanno a che fare con il gioco d’azzardo, in forma prevalente o meno, evidenziando i pericoli ed i rischi collegati con il gioco d’azzardo, in particolare le patologie correlate.

Il presupposto da cui partiamo è che il fenomeno, purtroppo, è sfuggito di mano a causa della dirompente e progressiva liberalizzazione del gioco d’azzardo in Italia, su cui si è abbattuto poi come un maglio il gioco online, che ha dato un’ultima e pesante mazzata ad una società in cui il gioco d’azzardo era già ormai diffuso. Una ulteriore considerazione in merito, è che purtroppo qualsiasi intervento tecnico per impedire l’accesso ai servizi per il gioco d’azzardo online, a qualsiasi livello avvenga, è destinato a scontrarsi con una serie di escamotage, come ad esempio i VPN, che ne pregiudicano già oggi il successo. Per questo abbiamo scelto di allargare gli esercizi coinvolti dal regolamento, includendo anche quelli che hanno solo qualche dispositivo per il gioco d’azzardo, abbiamo scelto di intervenire sugli esercenti, responsabilizzandoli e chiedendo loro di farsi carico di una campagna di sensibilizzazione sui pericoli del gioco d’azzardo, ed infine abbiamo puntato sui progetti, sia educativi che sociali, che possono dare gambe, aiutando la società ad introiettare tutti i rischi collegati al gioco d’azzardo.

Peccato – concludono Trombi, Grassi e Verdi – per l’atteggiamento del PD: dimostra ahimè quanto sia sottovalutato il problema”. (s.spa.) 

Fonte: Comune di Firenze