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[ REGIONE TOSCANA ] Giovanisì, master e dottorati all'estero: via ai nuovi bandi da settembre

FIRENZE – Perfezionare all’estero il proprio corso di studi come opportunità di crescita culturale e apertura al mondo, ma anche come strumento per accedere ad un mercato del lavoro di qualità. E’ questa la finalità dei voucher per l’alta formazione all’estero  che la Regione ha deciso di finanziare anche per l’anno accademico 2017-2018.

L’azione diventa operativa dal 29 settembre con il via alle domande. Finanziata sul Programma operativo regionale del Fondo sociale europeo 2014-2020 nell’ambito del progetto regionale Giovanisì, è destinata a giovani laureati under 35 che abbiano ottenuto la preammissione ad un master o ad un dottorato di ricerca presso università straniere. I due avvisi per l’alta formazione all’estero (Decreto n. 11147 del 21/7/2017) hanno come finalità la copertura parziale o totale delle spese di iscrizione e di soggiorno per l’accesso a master o a dottorati di ricerca, attraverso la concessione di assegni da un minimo di 12 mila (per il master annuale) ad un massimo di 17 mila euro (per i master biennali) e 20 mila euro per i dottorati.

I giovani laureati destinatari dei voucher dovranno essere residenti in Toscana, avere meno di 35 anni e non aver fruito di voucher regionali con i precedenti bandi.

I costi rimborsati saranno quelli dell’iscrizione, le spese accessorie di soggiorno come viaggio e alloggio.
La valutazione delle domande avverrà in base ai criteri Fse (voto laurea, tempi di conseguimento, Isee), qualità e coerenza del progetto formativo e dell’ente erogante, coerenza del percorso prescelto con gli studi pregressi.

“Anche quest’anno abbiamo finanziato i voucher per l’alta formazione all’estero – spiega la vicepresidente e assessore all’università e ricerca Monica Barni – perchè siamo convinti che puntare sull’apertura internazionale, lo scambio e il confronto di competenze è un fattore indispensabile di arricchimento del nostro capitale umano. Mai come in questa fase è importante mantenere la barra ferma in questa direzione, perché il futuro dei giovani e lo sviluppo del nostro paese non possono fare a meno di una dimensione europea e sovranazionale della formazione, in particolare della formazione qualificata e della ricerca. Anche dallo scambio di esperienze e conoscenze e dall’intreccio fra culture diverse possono venire stimoli per aumentare la qualita’ del lavoro e la competitivita’ del sistema economico”. 

Fonte: Regione Toscana