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[REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA] Salute: Telesca, cura diabete più efficace in ospedali Fvg


Udine, 22 agosto – Diagnosi e terapia più efficaci per i pazienti diabetici e iperglicemici ricoverati negli ospedali del Friuli Venezia Giulia. È questo l’obiettivo delle linee guida approvate oggi dalla Giunta regionale su proposta dell’assessore alla Salute, Maria Sandra Telesca, che ha ricordato come la patologia diabetica interessi circa 80mila cittadini della regione.

Il documento è rivolto a tutte le aziende sanitarie del territorio ed è destinato ai medici, agli infermieri, ai dietisti e agli altri operatori sanitari. Si tratta di un ulteriore passo verso la piena applicazione del Piano nazionale sulla malattia diabetica, alla cui stesura, tra gli altri, hanno contribuito le società scientifiche competenti, i medici di famiglia e le associazioni dei pazienti.

Il primo atto è stato compiuto nel 2015 con l’approvazione delle linee sull’assistenza integrata alla persona con diabete e del documento di indirizzo per la gestione del diabete gestazionale con cui la Regione Friuli Venezia Giulia ha recepito il piano nazionale e lo ha adattato alle peculiarità del territorio con lo scopo di renderlo ancora più incisivo.

“Migliorano l’assistenza e gli esiti di salute – ha spiegato Telesca – si riducono le giornate di degenza e i relativi costi, ma soprattutto si valorizza la cura della persona piuttosto che il mero trattamento della patologia”.

I nuovi standard di cura puntano quindi a gestire meglio la patologia e con un minor dispendio di risorse. Il metodo attraverso il quale si punta a raggiungere l’obiettivo prevede la condivisione delle procedure e dei profili di cura secondo criteri di evidenza scientifica, garantendo la continuità dell’assistenza tra territorio ed ospedale. Fondamentale, inoltre, l’integrazione multidisciplinare e multiprofessionale delle competenze attraverso l’istituzione di un apposito team diabetologico ospedaliero apposito.

“I passaggi importanti – ha aggiunto l’assessore – sono quattro: il pre-ricovero, l’accesso al Pronto soccorso, la cura in ospedale e poi le dimissioni che devono essere protette, ossia devono prevedere cosa accadrà in futuro”.

L’aspetto innovativo è quindi rappresentato dal superamento dei modelli assistenziali tradizionali e dalla dimissione del paziente subordinata alla garanzia di una continuità assistenziale. In tal modo si punta a ridurre il numero di ulteriori ricoveri.

Nei Paesi europei, Italia inclusa, i costi dovuti alla cura del diabete rappresentano quasi il 10% della spesa sanitaria globale. La patologia è quindi al secondo posto per quanto riguarda i costi diretti: in assenza di complicanze, essi ammontano a circa 800 euro all’anno a persona, mentre in presenza di complicanze possono variare tra i 3.000 e i 36.000 euro annui pro capite. ARC/PV/fc

Fonte: Regione Friuli Venezia Giulia