Porcari (LUCCA) –
PORCARI. La corte d’appello di Firenze ha ribaltato la sentenza del tribunale di Lucca che, nell’aprile scorso, aveva ritenuto legittimo il licenziamento di un dipendente Alessandro Piliero. L’uomo era stato licenziato assieme a un collega, perché, questa la contestazione dell’azienda, i due mentre erano dipendenti della Sofidel avevano avviato una propria attività di progettazione. Da qui il provvedimento disciplinare, in cui si contestava di non aver informato il datore di lavoro e anche di conflitto di interesse (avendo utilizzato uno studio già fornitore di Sofidel). A quel licenziamento Piliero si era opposto, ma in primo grado il tribunale aveva dato ragione all’azienda, contestando all’uomo anche l’uso di un cellulare aziendale per la seconda attività e una coincidenza di orari inconciliabile tra i due lavori. Ma, e qui sta il nodo del rovesciamento di giudizio, questi ultimi due elementi non erano nel provvedimento disciplinare di Sofidel, e per la corte d’appello la mancata comunicazione e il presunto conflitto di interessi non sono stati ritenuti elementi sufficienti per il licenziamento.
Così Piliero, assistito dall’avvocato Vittorio Amedeo François, ha visto riconosciute le proprie ragioni. Il licenziamento è stato dichiarato illegittimo, col rapporto risolto alla data dello stesso ma con l’azienda condannata a pagare un’indennità pari a 12 mensilità con rivalutazione e interessi dalla data del recesso.
Fonte: Il Tirreno