ALTOPASCIO. Una piccola rivoluzione organizzativa che è stata approvata dalla giunta D’Ambrosio nella macchina comunale, con l’obiettivo di raggiungere una maggiore funzionalità dei servizi «mantenendo fede ai principi di efficienza, efficacia, economicità , equità ed etica dell’azione amministrativa».
Una modifica – si legge nella nota del Comune – «che, tra le cose più evidenti, porta alla nascita di una nuova area, denominata servizi al cittadino, che comprende sociale, scuola e anagrafe, fino a oggi operanti sotto il settore affari generali. Un modo per gestire al meglio il carico di lavoro, che soprattutto nell’ambito dei servizi sociali ed educativi è cresciuto in modo consistente nell’ultimo anno».
«Con queste novità rispondiamo a due obiettivi: efficienza degli uffici e valorizzazione del personale – spiega il sindaco Sara D’Ambrosio – e, cosa parimenti importante, riusciamo a gestire questa riorganizzazione senza un aggravio dei costi, quindi mantenendo fede agli impegni che ci eravamo presi. Sul tema del risparmio e dei tagli agli sprechi, mi preme rendere noto un dato: oltre al taglio alle indennità , infatti, basti dire che per l’anno 2017, le spese istituzionali e i rimborsi sostenuti dal Comune per le attività di sindaco, giunta e presidente del consiglio comunale sono di solo 380 euro. La riorganizzazione nasce soprattutto perché il lavoro nei settori sociale e scuola è cresciuto parecchio: ci sono numerosi progetti che riguardano quell’area, per alcuni dei quali, penso al baratto sociale, siamo stati dei precursori, e questo richiede più attenzione, più tempo, più responsabilità e più aggiornamento, anche per continuare a proporre soluzioni e interventi che agevolino, supportino e migliorino la vita dei cittadini».
Sull’argomento interviene anche l’assessore al personale Alessandro Remaschi: «Nel futuro procederemo con nuove assunzioni e con la stabilizzazione delle figure professionali, attualmente precarie, che operano nel Comune».
A formare la struttura comunale sono 78 dipendenti, di cui 69 a tempo indeterminato
e 9 a tempo determinato (contro un fabbisogno totale di 89 persone). La modulazione dell’ente è suddivisa in 4 aree: settore affari generali, settore programmazione economica-finanziaria, fiscalità e partecipate; settore gestione del territorio; settore servizi al cittadino.
Fonte: Il Tirreno