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[ALTOPASCIO] Golden Daytona, udienza rinviata

ALTOPASCIO
C’è chi vuol patteggiare e chi fare ricorso all’abbreviato. Di sicuro si respira aria di riti alternativi nell’inchiesta “Golden Daytona” per la quale la Procura ha chiesto il rinvio a giudizio di otto persone, alcune delle quali vivono o lavorano nella Piana.. Ieri mattina davanti al gip Giulio Cesare Cipolletta l’udienza si è conclusa con un rinvio. Un tempo tecnico che le difese utilizzeranno per valutare con la Procura le ipotesi di patteggiamenti. Ci sono gli imputati accusati di furto e gli orefici a cui vengono contestati molteplici episodi di ricettazione. Due le posizioni marginali a cui viene addebitato un singolo caso di ricettazione per il quale l’avvocato Roberto Cavani è orientato a chiedere una sentenza di non luogo a procedere.

L’elenco comprende Vincenzo Celentano, 56 anni, di Pontedera, titolare del “Laboratorio orafo” che non ha formalizzato il ricorso a riti speciali; Giuseppe Cerri, 48 anni, negozio a Lucca e residenza a Montecarlo; il fratello Rubio, 53 anni, gioielleria a Lucca e residenza ad Altopascio, uno dei quali assistito dall’avvocato Florenzo Storelli, entrambi potrebbero patteggiare; Agim Zuka, 36 anni, domiciliato nel Podere Cincinnato a Pontedera, difeso dal legale Marco Meoli; Avdus Haliti, 23 anni, domiciliato a Coltano all’epoca dei fatti; Pietro Spinella, 59 anni, orefice, residente a Bibbona; Francesco Anaclerio, 46 anni, di Pisa e Serena Ceccarelli, 48 anni, di Pisa, tutelato dall’avvocato Cavani. A parte Anaclerio e Ceccarelli gli altri imputati sono stati colpiti da provvedimenti di arresto.

Quella che per la Cassazione era la vera attività di Celentano, la ricettazione coperta dal

paravento del negozio a Pontedera, nei capi d’accusa trova sostanza nella lista dei raid partorita nel corso delle indagini dei carabinieri. Per la Procura ha ricevuto fino al dicembre 2015 almeno 4,1 kg d’oro rubato in almeno una sessantina di furti in casa.(p.b.)

Fonte: Il Tirreno