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PORCARI Dimissioni Fanucchi: ‘La ragione ha un nome ed è quello del neo-consigliere Giannini»

PORCARI – Franco Fanucchi, che da 11 anni è seduto sui banchi del consiglio comunale, spiega così davanti ai giornalisti le sue dimissioni da consigliere che saranno formalizzate nel corso della seduta di venerdì 28 settembre. Nessun giallo, né tantomeno un terremoto politico. Semplicemente un passo indietro per allargare la squadra di governo e alleggerire il proprio ruolo a causa dei tanti impegni professionali. Fanucchi resta invece in Giunta come vice sindaco e mantiene le sue deleghe.

 

«Simone è stato voluto fortemente da me e da tutto il nostro gruppo consiliare – attacca Fanucchi – e la surroga avrebbe dovuto avvenire a inizio dell’estate dopo un anno di amministrazione ma poi è slittata ad oggi. In tutti questi anni ho ricoperto il mio ruolo con passione, come tutte le cose che faccio, e in 11 anni credo di essere mancato ad un solo consiglio».

 

«Dal primo mandato Baccini ad oggi – prosegue il vicesindaco – il modo di amministrare un paese come il nostro è radicalmente cambiato, è cambiato il modo di comunicare ed è cambiata la velocità con cui i cittadini pongono i problemi e, giustamente, la velocità con cui li vorrebbero risolvere. Contemporaneamente, la macchina burocratica è rimasta sempre la stessa e il personale degli uffici sempre in numero inferiore. Ecco che gli amministratori di comuni piccoli come il nostro devono portare avanti il loro mestiere e parallelamente le istanze dei cittadini. Una persona come Simone – aggiunge – d’ora in poi sarà un valido supporto a tutti noi, avrà delle deleghe dal sindaco e agirà a stretto contatto con me per portare avanti gli obiettivi che ci siamo posti».

 

Fanucchi si sofferma poi sugli aspetti privati. «Avendo il mio lavoro di insegnante, la mia famiglia e le mie passioni come tutti voi – spiega – ho bisogno anche di un aiuto per poter svolgere il mandato come ho sempre fatto ed è per questo che ho scelto di dimettermi. Ma non c’è alcun tradimento verso gli elettori, bensì la volontà di essere più concentrato sugli obiettivi fondamentali. Non cambierà il mio ruolo in Giunta, manterrò le stesse deleghe e la carica di vice sindaco. Semplicemente, avremo una persona in più nella nostra squadra. Simone vive in Padule e rappresenterà anche la frazione sud del nostro paese, frazione che fino ad ora è rimasta senza un rappresentante delle istituzioni. Da ora in poi anche il Padule avrà la sua voce».

 

Poi lo sfogo finale. «Evidentemente a qualcuno questa cosa non fa piacere – afferma – e allora si va a caccia di fantasmi secondo cui io mi sarei dimesso per le ragioni più misteriose, fino a fantasticare dissapori interni all’amministrazione. Tutto falso. Questo qualcuno se ne deve fare una ragione: noi governeremo per altri quattro anni e non è escluso che in futuro altre persone si facciano da parte come ha detto il sindaco, per dare spazio a coloro che sono rimasti fuori. Le persone che mi conoscono sanno che questa è la verità. Io sono e resterò sempre un uomo di squadra, se c’è da fare un passo indietro per il bene del gruppo e del paese ora come in futuro non esiterò a farlo».

Fonte: Lo Schermo