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[ALTOPASCIO] Fondi a chi non metterà slot nel proprio locale

ALTOPASCIO

Arriva in giunta la delibera “anti slot”. Altopascio sarà il primo comune della Piana che attiverà un fondo nel bilancio comunale da destinare agli esercizi commerciali che dismetteranno o che non installeranno slot machine, video lottery e così via.

A breve il documento sarà appprovato dall’amministrazione D’Ambrosio. In sostanza non sarà uno sconto sulle bollette, ma un fondo economico, concesso tramite bando, destinato a supportare e incentivare le attività commerciali che decidono di dismettere le macchinette mangia-soldi o scelgono di non attivarne nessuna.

Confermata invece la decisione di raddoppiare la tariffa sui rifiuti (la Tari) alle sale slot che già quest’anno è aumentata del 98% rispetto al 2017. Un meccanismo che premia chi non ha le slot machine e, detta al contrario, farà pagare di più a chi le installa nei propri locali.

Ancora da stabilire con esattezza l’entità del fondo a disposizione (la cifra potrebbe essere decisa questa mattina) e i locali “no slot” potrebbero anche essere contrassegnati da un logo.

Se poi, invece, in un locale No slot saranno trovati apparecchi con vincita in denaro, il Comune dovrà rimuovere la vetrofanìa e comunicare il fatto alla Regione, che cancellerà il locale dall’elenco.

Un modo per combattere una piaga sempre esistita, ma che negli ultimi anni ha assunto livelli preoccupanti, quello della dipendenza patologica dal gioco d’azzardo. Dati aggiornati al 2016 rilevano che Altopascio, a fronte di un reddito pro capite medio basso (se paragonato ad altri comuni della provincia) la spesa pro capite è la più alta nelle slot. Circa 1.600 euro a testa all’anno. Una cifra allarmante che suggerisce anche un’ulteriore riflessione: spesso, a essere dipendenti dal gioco, sono proprio le categorie sociali più deboli e fragili da un punto di vista economico.

Il provvedimento del Comune di Altopascio vuole essere anche un invito ad una riflessione sul fenomeno. I numeri sono allarmanti: negli ultimi cinque anni in Toscana si registra un incremento del 44% dei pazienti trattati dai servizi. L’utenza con disturbo da gioco d’azzardo rappresenta circa il 10% del totale

dei pazienti trattati dai servizi che in tutto nel 2017 erano 1.465, di cui 439 nuovi utenti (le femmine sono 287, i maschi 1.178). La fascia di età rappresentata maggiormente nei servizi è quella dai 50 ai 59 anni, pari al 28% dell’utenza, e il 21% dei pazienti ha oltre 60 anni. —

Fonte: Il Tirreno