[ALTOPASCIO] Malore alla guida, muore noto assicuratore

da

borgo a mozzano

Un malore improvviso, manifestatosi mentre era alla guida dell’auto, ha strappato all’affetto dei suoi familiari e dei tanti amici Giulio Strigoli, 66 anni, della frazione borghigiana di Valdottavo, assicuratore molto conosciuto oltre che in Mediavalle, nel resto della provincia lucchese e in Valdinievole: insieme al figlio Riccardo, dirigeva l’agenzia della compagnia Groupama nel centro di Montecatini Terme, città in cui operava in ambito assicurativo dagli anni Ottanta.

Il malore fatale ha colpito Giulio Strigoli l’altra sera mentre si trovava ad Altopascio, dove nel pomeriggio era stato a fare un giro tra i clienti, dopo aver pranzato in un ristorante della zona insieme a un gruppo di amici. Ha fatto in tempo ad accostare la sua Kia Sportage bianca nel piazzale d’una ditta e subito dopo ha perso i sensi. È stato un camionista a notarlo, riverso sul volante, nell’auto, ferma, con ancora il motore acceso. L’uomo ha chiesto l’intervento del 118, ma quando i soccorritori sono arrivati, per l’assicuratore non c’era purtroppo niente da fare; non è rimasto loro che costatare il decesso. Dopo gli accertamenti di rito, condotti dai carabinieri, la salma è stata trasferita nell’obitorio di Campo di Marte, a Lucca.

La notizia dell’improvvisa scomparsa di Giulio Strigoli si è sparsa rapidamente destando commozione nel suo paese d’origine e nella città termale, oltre che per la sua professione, che lo metteva ogni giorno in contatto con la gente, anche grazie alla grande passione per il tennis, che lo portava a essere spesso presente sui campi di gioco. Giulio, fisico imponente, sorriso stampato sul volto, battuta sempre pronta, era un assiduo frequentatore dello Sporting Club Montecatini, ed era sempre il primo a sostenere e a seguire anche in giro per l’Italia i ragazzi del circolo impegnati nelle competizioni individuali e di squadra; a cui d’ora in poi mancheranno i suoi fragorosi incoraggiamenti da bordo campo. Come mancheranno, a chiunque abbia avuto la fortuna di conoscerlo e di essergli amico, la sua ironia e la sua contagiosa

voglia di ridere e scherzare, meglio se riuniti intorno a una tavola imbandita, bevendo un buon bicchiere di Prosecco.

Alla moglie Maura e al figlio Riccardo, sconvolti dal dolore per la perdita del loro caro, giungano le condoglianze del Tirreno. —

S.B.

Fonte: Il Tirreno