LUCCA – Decisi passi avanti per la costituzione del Pums, il Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile per il quale la Provincia di Lucca ha già adottato un documento strategico che è alla base del percorso partecipativo tra enti locali che punta alla riduzione del traffico su gomma, delle auto private, ma anche del trasporto merci su rotaia a favore di una maggiore diffusione degli spostamenti in bicicletta e all’uso del treno.
Giovedì 26 settembre a Palazzo Ducale è stato firmato un protocollo d’intesa che rappresenta un patto tra i sindaci per un lavoro condiviso tra Provincia, Unione dei Comuni e Comuni, per ottenere una mobilità sostenibile sul territorio, in un’ottica di città effettiva, la città delle relazioni quindi oltre i confini comunali.Â
Da sottolineare che la Provincia di Lucca (insieme a quella di Monza) è tra le prime in Italia ad aver avviato un percorso di costruzione condivisa sul PUMS.
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Il documento siglato in Provincia, che arriva dopo i tavoli e gli incontri della scorsa estate, prende le mosse dal Piano d’azione sulla mobilità urbana del 2009, dal Libro Bianco del 2011 sulla politica sostenibile dei trasporti, dall’Urban Mobility Package del 2013, nonché da altri provvedimenti sul tema, anche Ministeriali, fino al più recente Piano Regionale Integrato Infrastrutture e Mobilità (Priim).
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A siglare l’intesa a Palazzo Ducale sono stati, oltre alla Provincia di Lucca nella persona del presidente Luca Menesini, gli amministratori dei Comuni di Lucca, Capannori, Porcari, Altopascio, Montecarlo, Borgo a Mozzano, Barga, Bagni di Lucca e Coreglia Antelminelli Viareggio, Forte dei Marmi, Seravezza, Vagli di Sotto. Trattandosi di un protocollo aperto, nei prossimi giorni sono attese le adesioni anche degli altri Comuni e Unione dei Comuni del territorio.
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Tra gli obiettivi del Pums, c’è la volontà di incoraggiare le persone a diversificare le modalità di trasporto negli spostamenti in città con benefici per la qualità della vita, dell’ambiente e dell’economia, anche in relazione al dato che evidenzia come il 76% degli spostamenti in Italia avvenga entro i 10 km. Perché l’obiettivo generale è di rendere compatibili le attuali infrastrutture e i servizi di mobilità e migliorarli in funzione della domanda di mobilità della popolazione. Una popolazione che in Italia appare particolarmente sensibile ed eco-friendly visto che sono in netto aumento sia le immatricolazioni di auto ad alimentazione alternativa sia quelle delle auto elettriche, così come tra il 2016 e il 2017 è aumentato del 26% il numero di iscritti alle piattaforme di sharing mobility.
Fissati nelle scorse settimane i 5 macro-temi del tavolo sul Pums della Piana di Lucca, ora il percorso prevede l’attivazione anche del tavolo dell’area Versilia e quello della Valle del Serchio- Garfagnana.
Fonte: Lo Schermo