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PORCARI Cecchetti sul cibo a chilometro zero nelle mense: “Governo torni sui propri passi”

CAPANNORI – “Il Governo riveda l’impugnazione della legge regionale che incentiva l’introduzione dei prodotti a chilometro zero provenienti da filiera corta nelle mense scolastiche”. È questa la presa di posizione dell’assessore alle politiche educative, Francesco Cecchetti, dopo avere appreso del provvedimento che il Consiglio dei ministri ha adottato negli scorsi giorni.

 

“Ritengo del tutto insensato impugnare una legge, peraltro votata all’unanimità dal consiglio regionale, che vuole finanziare progetti che incentivino l’utilizzo dei prodotti a chilometro zero nelle mense scolastiche, da quelle dei nidi d’infanzia fino alle scuole secondarie – commenta l’assessore alle politiche educative, Francesco Cecchetti -. La normativa regionale promuove infatti la cultura del cibo, l’educazione alimentare, la lotta allo spreco e la valorizzazione dei prodotti locali. Si tratta di valori su cui si dovrebbe fondare ogni scelta pubblica in tema di cibo. Come amministrazione comunale da anni stiamo portando avanti importanti scelte in questo senso. A Capannori da sempre mettiamo al primo posto l’attenzione alla qualità del cibo, favorendo una sana alimentazione e stili di vita sostenibili. Lo facciamo con percorsi che mettono al centro la scuola, i genitori e gli esperti del settore e che ascoltano ognuno di questi attori. Accanto a questo, assieme ai Comuni di Lucca, Altopascio, Porcari e Villa Basilica, abbiamo costituito la Piana del cibo proprio per affrontare in maniera condivisa, fra comunità ed enti locali, le tematiche legate all’alimentazione”.

 

“I prodotti a chilometro zero portano anche vantaggi tangibili, come quelli ambientali, perché si riducono le distanze di trasporto e quindi l’inquinamento, senza considerare che mangiare prodotti che provengono da vicino casa è un’ulteriore garanzia di sicurezza – prosegue l’assessore Cecchetti -. Avere sui tavoli delle mense scolastiche cibo buono, fresco e che proviene e che proviene da poco distante è un’esigenza sempre più sentita, che viene dal basso. La legge regionale è quindi buona, perché traduce concretamente una necessità dei territori”.
“Auspico quindi che il Governo torni sui propri passi e che sostenga il percorso di educazione alimentare verso un cibo locale sano e buono, così come ha fatto la Regione Toscana – conclude Cecchetti -. Da parte nostra, se la questione relativa all’impugnazione delle legge si risolverà in maniera positiva, presenteremo alla Regione un progetto per ottenere un finanziamento e proseguire così il percorso virtuoso legato al cibo nelle mense scolastiche”.

Fonte: Lo Schermo