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Assi viari, raccolte cinquemila firme per dire no al progetto

La salvaguardia del territorio è il fulcro di un libro che esprime il significato della “battaglia” contro le strade principali. Oggi (13 gennaio) è stato introdotto, presso la libreria Ubik, il libro No alle strade principali. Per il futuro della Piana di Lucca. Nel suo discorso introduttivo, Gianni Quilici ha evidenziato che “prendendo in mano questo piccolo libro, ci accorgiamo immediatamente della sua bellezza estetica: la copertina e la sovraccoperta con i laghetti in primo piano, la carta e i caratteri ariosi facilmente leggibili, il design grafico e l’impaginazione, le immagini espressive e dettagliate, le poesie che potenziano l’aspetto non solo politico, ma anche umanistico di questa sfida, la possibilità di sfogliarlo integralmente o scegliendo solo i contenuti di nostro interesse”.

In seguito sono state esibite le firme raccolte sulla petizione del popolo. Ci sono 5000 firme che rifiutano il progetto di nuove strade e propongono “un trasporto alternativo e sostenibile. È un grande risultato – sottolineano dal Forum per la protezione dell’ambiente e della salute – considerando che è il frutto della dedizione e passione di molti cittadini, che si sono mobilitati con stand nelle strade, nelle piazze, durante le sagre del paese e attraverso il passaparola.”

Il 95% delle firme, è stato chiarito, sono state raccolte a Capannori (50%), poi a Lucca (45%) e nelle altre città (5%).

“È un bel esempio di democrazia diretta, apprezzata dai cittadini – commentano i promotori -, che ci ha permesso di realizzare quanto scarsa sia la consapevolezza e conoscenza della gente riguardo il progetto, il suo percorso, l’impatto ambientale e paesaggistico, i costi esorbitanti dell’opera (173 milioni di euro per 10 chilometri di strada). Per questo motivo, la raccolta firme continuerà anche online per poi essere consegnata ai municipi di Lucca, di Capannori e alla Regione Toscana”.

Alla presentazione hanno partecipato anche Umberto Franchi, Guido Angelini, Alessio Stefanini, Franco Salvoni, Michele Urbano.

Hanno fatto appello alle istituzioni affinché “respingano il progetto di Anas, rimuovano il commissario e avviino un dialogo con il Forum per l’ambiente e la salute dei cittadini – si spiega – per vagliare e deliberare sulle proposte alternative sviluppate dal Forum e presenti nel libro, mirate alla mobilità sostenibile attraverso un tram di superficie, un sistema ferroviario con doppio binario nuovo ed efficace sulle tre reti ferroviarie esistenti (Lucca Firenze Viareggio. Lucca Aulla- Lucca Pisa), e un trasporto pubblico moderno compatibile con l’ambiente, così come una vasta rete di piste ciclabili”.

“Chiediamo anche – si legge in una nota – che il Parco dei Laghetti di Lammari venga trasformato in un parco per la protezione ambientale”.

Sono state annunciate le prossime iniziative, tra le quali l’espansione delle iniziative cercando l’ulteriore condivisione con i sindacati e gli agricoltori, avviando anche un dialogo con gli studenti universitari e delle scuole medie che si terrà presso la sede Arci di S. Anna il prossimo 26 gennaio. È anche stata decisa la “condivisione delle azioni finalizzate sia al sostegno della petizione contro le strade principali, sia allo sviluppo di possibili iniziative di piazza”.

Intanto, si sta organizzando un’assemblea popolare entro metà marzo, in cui “chiederemo ai cittadini – spiegano i promotori – di autorizzare la prosecuzione del dialogo con le istituzioni tra cui Regione Toscana, Comune di Capannori e Comune di Lucca e di sviluppare tutte le iniziative necessarie per bloccare il nefasto progetto delle strade principali”.

Entro metà aprile, inoltre, sarà presentata alle istituzioni locali la raccolta di firme e verrà anche organizzato “un tavolo tecnico – spiegano gli organizzatori – al fine di valutare le osservazioni presentate ad Anas da Comune di Lucca e di Capannori, solo per evidenziare maggiormente le loro contraddizioni”.

2024-01-13 18:02:00